Dehors ancora in primo piano. Ieri, nuova udienza davanti al magistrato monocratico, mentre al Comune si vagliano i progetti che i vari bar del centro storico hanno presentato in sostituzione delle strutture eliminate. L'udienza di ieri mattina davanti al magistrato Francesco Murgo è servita per calendarizzare il procedimento: fissate cinque udienze il 26 gennaio, il 16 febbraio, il 30 marzo e il 13 aprile. Si chiude il 18 maggio quando è previsto anche il verdetto. Gli imputati sono Gianmarco Polizia junior (Paisà); Vincenzo Pozzuto (Pizzeria romana); Pasquale Iodice (Glam Lounge Bar); Giuseppe Muscetti (Caffè Chiostro); Giulia Giantomasi (Caffè Le Trou); Mattia Borzillo (82 Cento); Francesco Pagliuca (Bar Alhoa); Tommaso Alvino (Bar Penelope); Salvatore Guadagno (Bar Babbi Cantina Caffè); Giovanni Iannace (Bakery Caffè); Gerardo De Falco (Bar La Buca); Pasquale Nardone (Caffè del Corso); Laura Izzo (Bar Haiti); Bruno D'Aniello (Bar Massimo); Marilisa Pinto (Antica pizzeria Palazzo).
Ai quindici imputati viene contestato di non aver ottemperato alle prescrizioni della Soprintendenza, continuando la somministrazione nelle strutture esistenti.
«I progetti che ora stanno presentano i bar passano al vaglio del settore Suap del Comune - dice il responsabile del settore urbanistico, Antonio Iadicicco - noi siamo chiamati ad emettere un nostro parere, poi la valutazione finale spetta allo Sportello unico attività produttive. Si punta a installare strutture che abbiano la tettoia ben separata dalle installazioni che delimitano i tavolini».