Dehors a Benevento, ecco i nuovi progetti ma processo fino a maggio per 15 gestori

Ai 15 imputati viene contestato di non aver ottemperato alle prescrizioni della Soprintendenza

Dehors a Benevento, ecco i nuovi progetti ma processo fino a maggio per 15 gestori
Dehors a Benevento, ecco i nuovi progetti ma processo fino a maggio per 15 gestori
di Enrico Marra
Venerdì 23 Dicembre 2022, 13:00
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Dehors ancora in primo piano. Ieri, nuova udienza davanti al magistrato monocratico, mentre al Comune si vagliano i progetti che i vari bar del centro storico hanno presentato in sostituzione delle strutture eliminate. L'udienza di ieri mattina davanti al magistrato Francesco Murgo è servita per calendarizzare il procedimento: fissate cinque udienze il 26 gennaio, il 16 febbraio, il 30 marzo e il 13 aprile. Si chiude il 18 maggio quando è previsto anche il verdetto. Gli imputati sono Gianmarco Polizia junior (Paisà); Vincenzo Pozzuto (Pizzeria romana); Pasquale Iodice (Glam Lounge Bar); Giuseppe Muscetti (Caffè Chiostro); Giulia Giantomasi (Caffè Le Trou); Mattia Borzillo (82 Cento); Francesco Pagliuca (Bar Alhoa); Tommaso Alvino (Bar Penelope); Salvatore Guadagno (Bar Babbi Cantina Caffè); Giovanni Iannace (Bakery Caffè); Gerardo De Falco (Bar La Buca); Pasquale Nardone (Caffè del Corso); Laura Izzo (Bar Haiti); Bruno D'Aniello (Bar Massimo); Marilisa Pinto (Antica pizzeria Palazzo).

Ai quindici imputati viene contestato di non aver ottemperato alle prescrizioni della Soprintendenza, continuando la somministrazione nelle strutture esistenti.

La vicenda, sul fronte giudiziario, ha avuto inizio nel 2018 dopo una segnalazione presentata da un cittadino che aveva dato il via a indagini dei carabinieri e, quindi, agli interventi della Sovrintendenza. Nel 2019, scattavano il sequestro di otto strutture. Un provvedimento che veniva annullato dal Riesame di Benevento. C'era, poi, un ulteriore intervento dei carabinieri che registravano come i dehors, nonostante fosse pervenuto il parere contrario della Soprintendenza, non fossero stati smontati. Da qui un nuovo sequestro, anche questo poi annullato dal tribunale del Riesame. La Cassazione aveva anche respinto un ricorso della Procura. Ma tutto ciò non ha bloccato l'azione penale, ancora in corso. Inoltre, i verdetti in sede penale non hanno fatto recedere la Soprintendenza dai propri provvedimenti. E il Comune, in base alle decisioni della Soprintendenza e anche al regolamento che aveva nel frattempo approvato, ha dato corso alla rimozione delle strutture, con i bar che - da alcuni mesi - utilizzano solo ombrelloni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Leone, Vincenzo Sguera, Sergio Rando, Alberto Mignone, Mario Verrusio, Marcello D'Auria, Mario Palmieri, Fabio Palummo, Fabio Russo, Gianmarco Bosco, Andrea De Longis, Gerardo Giorgione, Fabio Pannone, Gennaro Iannotti, Raffaele Tibaldi, Nazzareno Lanni, Marco Ascione e Andrea Ricciardi. 

«I progetti che ora stanno presentano i bar passano al vaglio del settore Suap del Comune - dice il responsabile del settore urbanistico, Antonio Iadicicco - noi siamo chiamati ad emettere un nostro parere, poi la valutazione finale spetta allo Sportello unico attività produttive. Si punta a installare strutture che abbiano la tettoia ben separata dalle installazioni che delimitano i tavolini». 

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