Diga di Campolattaro, ok ai lavori per 529 milioni

Tre lotti degli interventi da realizzare entro il 31 marzo 2026

Diga di Campolattaro, ok ai lavori per 529 milioni
Diga di Campolattaro, ok ai lavori per 529 milioni
di Valerio Esca
Venerdì 29 Settembre 2023, 09:47 - Ultimo agg. 10:03
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Si comincia ad intravedere una luce in fondo al tunnel. Ieri, a poco più di tre mesi dalla sua pubblicazione era il 26 giugno scorso - sono stati approvati dall'ufficio Grandi opere della Regione Campania gli esiti della gara per l'affidamento dell'appalto misto di lavori e servizi di ingegneria e architettura per la realizzazione della grande diga di Campolattaro. L'intera grande opera, finanziata con fondi regionali e limitatamente anche con quelli del Pnrr, è suddivisa in tre lotti: galleria di derivazione di 7,6 chilometri da Campolattaro a Ponte e impianto di potabilizzazione a Ponte con serbatoio di accumulo; reti adduttrici di distribuzione irriguo e potabile che attraverserà la valle telesina da Ponte al Grassano e due impianti idroelettrici. Dei 705 milioni previsti per la realizzazione dell'opera, 529 milioni hanno interessato la gara aggiudicata ieri.

I lotti 1 e 2 sono stati aggiudicati all'Rti Ghella Spa (capogruppo mandataria) mentre il lotto 3 è stato aggiudicato all'operatore economico Rti Ritonnaro Costruzioni Srl (capogruppo mandataria). «Si tratta di un passaggio importante dichiara il Presidente Vincenzo De Luca - che apre la fase dell'effettiva cantierizzazione di una delle principali opere strategiche della Regione Campania in campo idrico, di valenza storica per il Sud e per l'intero Paese, e che consentirà l'autonomia idrica della nostra regione».
Prosegue senza sosta l'impegno della Regione - ci tengono a sottolineare da Palazzo Santa Lucia - per l'autonomia idrica di tutto il territorio campano, sia per la destinazione idropotabile al consumo umano, sia per l'irrigazione delle aree agricole ed il settore zootecnico.

Il completamento dei lavori è previsto per il 31 marzo 2026.

I tempi previsti dal bando sono in linea con l'aggiudicazione di oggi. Il documento licenziato dalla Regione lo scorso fine giungo sanciva infatti un cronoprogramma preciso e dettagliato: la realizzazione della progettazione è prevista infatti entro il 31 dicembre 2023, con la durata dei lavori fissata in 880 giorni. Per vedere dunque in azione la grande incompiuta qual è oggi la diga bisognerà attendere 36 mesi.

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Garantirà l'uso idropotabile a 2,5 milioni di cittadini campani, dei quali 190mila in provincia di Benevento. In questa fase inoltre non sono previsti interventi per potenziare l'utilizzo irriguo della risorsa che dunque si limiterà agli stessi comuni già serviti dal Consorzio di bonifica Sannio Alifano: Puglianello, Amorosi, San Salvatore, Telese, Faicchio, e solo in minima parte Melizzano e Solopaca. Diversi sindaci dell'area nei mesi scorsi hanno ribadito come l'obiettivo da raggiungere non fosse realizzare un'opera tanto per, ma assicurare ricadute benefiche e reali al territorio. Aspetto sul quale si accendono i riflettori, sia dei primi cittadini della zona che del Wwf - titolare dell'oasi del lago formato dal Tammaro - è quello relativo all'impatto paesaggistico dei cantieri, per evitare contraccolpi pesanti al turismo e alla vivibilità di un'area tutelata. «Vigileremo sul rispetto di quanto concordato in fase di dibattito pubblico - ha ricordato dalle colonne de Il Mattino nei mesi scorsi, il presidente Wwf Camillo Campolongo -. L'attingimento dovrà essere minimo nel periodo della riproduzione degli uccelli, in primavera. Inoltre i lavori nella zona umida devono svolgersi con gradualità, attraverso un sistema di canali ad anelli».
 

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