Diga, livelli sotto controllo «La situazione è gestibile»

Situazione sotto controllo ma l'attività di sorveglianza è febbrile

La diga di Campolattaro
La diga di Campolattaro
di Paolo Bocchino
Giovedì 19 Gennaio 2023, 09:29
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«Il livello dell'acqua si è alzato sensibilmente, ma la situazione è pienamente sotto controllo». Vincenzo Rosiello, responsabile della Diga di Campolattaro, fa il quadro della situazione dopo 30 ore di pioggia ininterrotta caduta sul Sannio. Osservato speciale l'invaso sul Tammaro che ha svolto anche in questo frangente la funzione di sbarramento che gli è propria. Il report stilato ieri a mezzogiorno, a 24 ore dall'inizio delle intense precipitazioni che hanno flagellato la provincia, fa emergere l'eccezionalità del momento ma l'inesistenza di minacce per la sicurezza: «Dalle 12 di ieri (di martedì, ndr) - riferisce Rosiello - il livello altimetrico delle acque nell'invaso è salito di 2,43 metri, passando da quota 377,25 metri sul livello del mare a 379,68 metri. Si tratta di una massa d'acqua paragonabile a quella caduta nei due giorni dell'alluvione dell'ottobre del 2015, ma in questo caso l'innalzamento si è sviluppato in un arco di tempo più esteso. L'innalzamento è significativo, ma siamo all'interno di condizioni assolutamente gestibili. Stiamo effettuando scarico di fondo e di superficie nella misura di 50/60 metri cubi al secondo. Siamo intorno ai livelli massimi raggiunti, ma la particolare conformazione del bacino consentirebbe di invasare ancora acqua fino a 383 metri sul livello del mare. Ciò equivale a quasi 4 metri di quota più rispetto alla situazione attuale, ovvero la somma dei quantitativi caduti all'epoca dell'alluvione del 2015 e in quest'ultima occasione».

Situazione dunque sotto controllo ma l'attività di sorveglianza è febbrile: «Effettuiamo la lettura dei misuratori di livello ogni 15 minuti - continua - Ogni ora viene stilato un resoconto aggiornato.

Dall'inizio delle precipitazioni, martedì, è stato adottato il regime di sorveglianza rafforzata con il raddoppio del personale normalmente presente in diga. Tutta la struttura è monitorata in continuo da una fitta rete di rilevatori. Evidentemente, data la particolare condizione, abbiamo compresso i tempi di comunicazione dei dati agli enti tecnici e territoriali. In genere, trasmettiamo il bollettino delle misurazioni con cadenza mensile».

Nessun nesso, infine, tra le attività in corso presso l'invaso per ottenere il via libera definitivo al riconoscimento di Diga e un potenziale rischio da eccessivo innalzamento del livello d'acqua: «Si tratta di un'evenienza inesistente - assicura Rosiello - La quota di 377,25 metri sul livello del mare, ovvero quella richiesta per il collaudo funzionale, è salita ulteriormente per effetto delle copiose precipitazioni, senza che questo comporti alcun rischio in quanto gli ampi margini residui esistenti e le continue attività di sorveglianza e gestione delle portate in ingresso e in uscita mettono completamente al riparo di ogni pericolo».

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E confortante appare anche la lettura dei bollettini meteo delle prossime ore: «Il peggio dovrebbe essere alle spalle - conclude Rosiello - Gli ultimi fenomeni di una certa intensità dovrebbero essere quelli sviluppatisi tra la serata e la notte scorse. Già oggi (ieri, ndr) il livello delle acque è in regressione di 2 centimetri ogni ora. Ad ogni buon conto, l'evoluzione meteorologica è costantemente monitorata, a partire dal massiccio del Matese al confine tra Campania e Molise, laddove nasce il bacino imbrifero che alimenta l'invaso». Rassicurazioni autorevoli che contribuiranno a diradare le immancabili voci che anche in questo caso hanno accompagnato l'innalzarsi dei livelli d'acqua a Campolattaro.

L'invaso, com'è noto, è al centro di un progetto di sfruttamento delle acque a fini idropotabili finanziato complessivamente con 512 milioni in partnership tra Governo e Regione. L'attivazione della Diga di Campolattaro rientra tra le grandi opere strategiche individuate dal ministero Infrastrutture.
 

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