Dispersione scolastica a Benevento,
Mastella: «Patto educativo a scuola»

Dispersione scolastica a Benevento, Mastella: «Patto educativo a scuola»
di Giuseppe Di Martino
Domenica 24 Aprile 2022, 11:00
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«Ho dato incarico all'assessore all'Istruzione di avviare un piano educativo contro la dispersione scolastica». Ad annunciarlo sul profilo Facebook il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, accendendo così il focus sul fenomeno della dispersione scolastica che, ormai da decenni, affligge il Mezzogiorno e in particolar modo la Campania. «A individuare la strategia spiega la fascia tricolore -, chiameremo il mondo della scuola, il terzo settore e quanti abbiano disponibilità a questo patto educativo per la città. Senza trascurare l'aspetto sociale e la povertà che si è rafforzata con la pandemia. Non possiamo assistere, con negligenza, a questo fenomeno ingiusto che vede pigrizie e ritardi da parte di tutte le istituzioni. Proveremo a smuovere le coscienze rispetto alla povertà educativa che lascia ai margini della società larghe fasce di ragazzi».

Numerosi sono i fattori alla base del problema, che il più delle volte riguardano le condizioni economiche, sociali e culturali della famiglia di provenienza nonché la collocazione territoriale e abitativa in cui il minore cresce e si sviluppa. «Come in tutte le città - dice l'assessora all'istruzione Maria Carmela Serluca - anche a Benevento ci sono casi isolati di povertà educativa e noi faremo il necessario per contenere il fenomeno.

Ho già siglato degli accordi con alcune associazioni ma sicuramente dobbiamo trovare l'intesa con il mondo del terzo settore e quello professionale. Non possiamo restare a guardare e vogliamo dare ai ragazzi un percorso educativo migliore. È compito delle istituzioni dovere appianare le diseguaglianze e far in modo che chi non possiede gli strumenti necessari venga messo in condizione di sviluppare le proprie capacità in modo tale che anche la società ne trarrà beneficio».

Secondo i dati Istat, nell'analisi dei fattori che determinano la dispersione fondamentale risulta essere il livello d'istruzione posseduto dai genitori, segno che ancora una volta le condizioni sociali e dunque il ceto di provenienza è in grado di segnare il futuro dei giovani. I numeri della dispersione scolastica a Benevento sono bassi, ma il rischio è alto, per via dei pochi servizi che offrono le scuole agli studenti. «I prossimi passi da fare dice Luigi Mottola, presidente dell'Associazione nazionale presidi saranno un monitoraggio scolastico dei casi di dispersione e, a livello regionale, la convocazione di un tavolo tecnico con i dirigenti del primo e secondo ciclo. Sul nostro territorio, invece, registriamo casi isolati ben monitorati grazie alla sinergia venutasi a creare tra le scuole e i Servizi sociali del Comune. La dispersione scolastica è figlia del degrado sociale e dei problemi economici delle famiglie. Andrebbero potenziate anche le strutture di accoglienza extrascolastica per tutelare i ragazzi in ambienti protetti».

Altro dato preoccupante, svelato dall'Atlante di Save The Children a proposito del Sannio, è il rischio che le scuole possano restare deserte, in particolar modo nelle aree interne, non già per la decisione dei ragazzi di abbandonare gli studi quanto per il fatto che tra qualche anno non potrebbero esserci più alunni. Ecco perché la struttura territoriale provinciale di Benevento in collaborazione con Andis ha convocato per il 28 aprile a Castelvenere una tavola rotonda su criticità e prospettive della scuola nelle aree interne. Problematicità, dunque, che non possono essere ignorate dagli uffici delle Politiche Sociali di Palazzo Mosti che hanno già attivato alcuni servizi per combattere la povertà educativa, come il Sade, un servizio di educativa domiciliare che coinvolge 30 famiglie, il tutoraggio educativo, supporto educativo per minori con problemi relazionali e di socializzazione attivo per più di 26 utenti e il Centro diurno polifunzionale per minori, caratterizzato da una pluralità di interventi ed attività di supporto alla scuola dove sono già iscritti 30 ragazzi. I Servizi Sociali hanno continui rapporto con le scuole e prese in carico con famiglie difficili e vulnerabili e a metà maggio verrà attivato un servizio di mediazione familiare. «Dobbiamo rafforzare i nostri interventi attraverso un patto educativo con le scuole e il terzo settore - sottolinea l'assessora alle Politiche Sociali Carmen Coppola - perché solo attraverso la collaborazione degli attori in campo possiamo contenere il fenomeno della dispersione scolastica». 

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