Il dirigente perde il cellulare: scatta l'ispezione negli zaini dei bambini

ll caso in Parlamento: "Intervenga il ministro"

Il dirigente perde il cellulare: scatta l'ispezione negli zaini dei bambini
Il dirigente perde il cellulare: scatta l'ispezione negli zaini dei bambini
di Michele Palmieri
Giovedì 12 Ottobre 2023, 10:50 - Ultimo agg. 11:01
4 Minuti di Lettura

Arriva in Parlamento il caso sollevatosi, dopo la denuncia social del Comune di San Lorenzo Maggiore, in merito al comportamento del dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo «A. De Blasio» di Guardia Sanframondi a cui fa capo la scuola primaria di San Lorenzo Maggiore. Una vicenda che il primo cittadino del centro telesino aveva definito di «inaudita gravità».

Sotto accusa, come detto, era finito il dirigente scolastico che non riuscendo più a trovare il suo cellulare, aveva poi autorizzato un'ispezione negli zaini dei bambini. «L'accusa mossa verso i bambini, sospettati di aver trafugato il cellulare - aveva scritto il sindaco Carlo Giuseppe Iannotti - li ha fatti sentire umiliati, ha indignato le famiglie e lascia costernata una comunità intera».

A riferire l'accaduto erano state le stesse famiglie dei bambini, indubbiamente scosse dalla vicenda. Ora, a portare la vicenda a Montecitorio ci ha pensato l'onorevole Francesco Maria Rubano. L'esponente di Forza Italia ha, infatti, presentato una interrogazione al ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

«Il dirigente scolastico - riferisce Rubano - accortosi di non avere con sé il cellulare, ha dubitato della scolaresca sannita ed ha autorizzato che venissero controllati gli zaini dei bambini, in presenza degli stessi, chiedendo che fossero controllati prima quelli dei maschietti, avendo ritenuto di averlo dimenticato nel bagno dei maschi, poi anche delle bambine. Appare evidente - continua il deputato - che tale azione di verifica si è fondata sul sospetto che i bambini avessero trafugato il cellulare mettendo in atto, in tal modo, un comportamento che di fatto li ha fatti sentire umiliati, ha indignato le famiglie e ha lasciato costernata una comunità intera».

Video

Secondo Rubano, dunque, si tratta di un comportamento che «non ha certo rappresentato per le bambine e i bambini un esempio educativo e formativo di qualità e, al contrario, ha rappresentato una modalità astiosa e acrimoniosa di agire». Secondo Rubano, inoltre, «il dirigente scolastico non ha ritenuto di doversi scusare per il disdicevole gesto» e per «aver mortificato la morale ed i principi della comunità tutta». Da qui, dunque, la richiesta del deputato sannita al ministro di «verificare i fatti» e di conoscere, «se confermati, quali misure anche di natura disciplinare intenda adottare nei confronti del dirigente scolastico».

Insomma, la vicenda rompe i confini sanniti e raggiunge quelli della Capitale. Nei giorni immediatamente successivi al fatto, il sindaco Giuseppe Carlo Iannotti aveva anche annunciato un incontro con le famiglie e l'istituzione scolastica per venire a capo dell'intricata matassa. In quei giorni anche il dirigente scolastico (raggiunto telefonicamente non aveva voluto commentare l'accaduto, ndr) aveva indetto un incontro con le famiglie per spiegare la su versione dei fatti. Il gesto compiuto però aveva in poco tempo fatto il giro dell'intera comunità è costretto la fascia tricolore a prendere una posizione netta di difesa dei suoi piccoli cittadini. «Da rappresentante della comunità tutta e, nella fattispecie, della comunità scolastica, essere messo a conoscenza di un simile fatto mi ha lasciato costernato».

«No, non apro il mio zaino. Non è legale». È quanto avrebbe risposto una bimba di sette anni della scuola primaria di San Lorenzo Maggiore, alla richiesta del preside. La bimba - da quanto si apprende - è stata l'unica ad opporsi all'ispezione, rivelatasi, a distanza di qualche ora, inutile in quanto il cellulare era stato dimenticato nell'ufficio di presidenza a Guardia Sanframondi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA