«Vi imploriamo di usare la vostra influenza per promuovere il dialogo, i negoziati e la fine dell’oppressione e dell’occupazione, la causa principale dietro il ciclo infinito del conflitto. Bethlehem, città della pace, tiene accesa una fiaccola di speranza anche in questi tempi più bui. Siamo pronti a contribuire a qualsiasi iniziativa che promuova la comprensione e un percorso verso un futuro più luminoso e armonioso per il popolo palestinese»: lo ha scritto il sindaco Hanna Hanania in una lettera indirizzata al collega di Pietrelcina Salvatore Mazzone.
Un gesto che scaturisce dallo stretto rapporto esistente tra le due cittadine, rinsaldato dal 2018 con l'ufficializzazione di un gemellaggio insiem ad Assisi. Hanania in particolare sottolinea: «La gente di Gaza, come tutte le persone su questo pianeta, merita di vivere in pace e dignità» e chiede Hanania «la rigorosa applicazione della Convenzione di Ginevra e delle leggi internazionali in materia di diritti umani che mirano a salvaguardare i diritti e la dignità di tutte le persone in tempi di conflitto armato.
E Mazzone, dal canto suo, risponde: «Non abbiamo la velleità di entrare nel merito di ragioni e torti che da 70 anni insanguinano il Medio Oriente, ma non possiamo né vogliamo restare indifferenti all’appello di Betlemme, e questo non solo per un obbligo morale nei confronti di una città con la quale siamo gemellati: il destino della Terra Santa dovrebbe stare a cuore a chiunque si professa cristiano e questo vale massimam per noi che abbiamo la responsabilità di tramandare ai posteri il messaggio di uno dei più grandi santi del XX secolo».