Ancora sangue sulla Telesina. A perdere la vita Michele Giambetta, 31enne di Campobasso, deceduto durante il disperato tentativo compiuto dai sanitari del 118 di raggiungere il pronto soccorso del «San Pio» dopo il drammatico incidente avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando erano da poco passate le 17, all'altezza del chilometro 51 dell'arteria a scorrimento veloce, nei pressi dello svincolo di Paupisi.
Si è rivelato letale l'impatto tra la Volkswagen Polo sulla quale viaggiava la vittima e una Fiat Panda con a bordo un 66enne di Benevento, P.M., commerciante trasportato in codice rosso all'ospedale del capoluogo.
La notizia si è diffusa rapidamente nel comprensorio telesino e in particolare attraverso i social network, riaccendendo vecchie paure e preoccupazioni legate alle condizioni in cui versa la più importante via di collegamento della provincia. Apprensioni soprattutto negli automobilisti, costretti a fare i conti quotidianamente con un percorso ad ostacoli. Lunga la sequenza di episodi simili, con epiloghi drammatici, che si sono susseguiti negli anni. L'ultimo solo poche settimane fa, il 5 febbraio, all'altezza dello svincolo di San Salvatore Telesino. A perdere la vita in quell'occasione furono Remo Bruno Minichiello, imprenditore 57enne di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, e Matteo Donatiello, 43enne di Petrella Salto, in provincia di Rieti, in viaggio con il padre 71enne, ferito. Un contesto che vede, anche in questi giorni, un importante investimento da parte di Anas per la ripavimentazione del manto d'asfalto particolarmente ammalorato sia sul lato casertano che, in parte, su quello sannita. Ma nel frattempo si continua morire. Una lista nera in costante aggiornamento che si spera possa fermarsi ben al di sotto dei numeri terribili del 2019, con gli 11 decessi registrati lungo i due versanti, quello beneventano e quello casertano, della statale. Una vera e propria emergenza in attesa dell'adeguamento a 4 corsie, finanziato per un importo complessivo di 700 milioni di euro.