Apnee notturne e incidenti: Sapienza e Rummo indagano su nessi e rimedi

Progetto biennale dell'ospedale e dell'università romana

Apnee notturne: uno studio sui nessi con gli incidenti stradali
Apnee notturne: uno studio sui nessi con gli incidenti stradali
di Luella De Ciampis
Domenica 18 Giugno 2023, 10:59
3 Minuti di Lettura

Il "Rummo" e l'Università "La Sapienza" di Roma hanno stipulato una convenzione per la realizzazione di un progetto biennale che intreccia salute, sicurezza e innovazione. Lo scopo dello studio è quello di valutare le possibili cause di incidenti stradali, avvalendosi di tecnologie e innovazioni a supporto della sicurezza. L'ospedale cittadino approfondirà il fenomeno delle apnee ostruttive nel sonno (Osas) e la valutazione del rischio in rapporto all'incidentalità e all'infortunistica stradale, oltre a fornire elementi in grado di migliorare la conoscenza delle cause degli incidenti correlati alla distrazione. Per l'azienda ospedaliera è stata individuata l'unità complessa di Pneumologia, diretta da Mario Del Donno, responsabile scientifico del progetto con la collaborazione di Dionisio Limongelli, dirigente della Scuola regionale di Polizia locale. Il team sarà costituito da un gruppo di esperti in diverse discipline in quanto la diagnosi dei disturbi del sonno prevede la stretta collaborazione dello pneumologo, dell'otorinolaringoiatra e dell'ortodontista. Secondo stime recenti, sono le persone che soffrono di apnee ostruttive nel sonno, sindrome che riguarda oltre 12 milioni di italiani tra i 40 e gli 85 anni, a provocare ogni anno almeno 12.300 incidenti stradali e 250 morti.

Nel Sannio si parla di almeno 33.000 persone che soffrono di questo disturbo, senza contare chi ne è affetto senza averne consapevolezza. L'Osas è una patologia cronica molto diffusa che comporta ripetute interruzioni dell'attività respiratoria durante il sonno. Sebbene queste pause abbiano una durata media di pochi secondi, in base a quanto spiegano gli esperti, si possono presentare anche 30 volte in un'ora e centinaia di volte nel corso della stessa notte, compromettendo la qualità del sonno e impedendo a chi vi è soggetto di riposare adeguatamente. Del risultato finale ci si accorge nel corso della giornata perché ci si sente affaticati e sonnolenti tanto da addormentarsi nei momenti meno opportuni come, per esempio, alla guida di un veicolo oppure sul posto di lavoro. Il classico "colpo di sonno", da sempre causa di un numero imprecisato di incidenti stradali che adesso trovano una spiegazione plausibile, diventando oggetto di studio e di attenzione sia da parte delle forze dell'ordine che della comunità scientifica. Questi sono gli effetti riscontrati a breve termine ma l'Osas, a lungo andare può diventare causa di importanti danni alla salute, sia per le conseguenze cardiovascolari, come infarto, aritmie, ipertensione, che per quelle neurologiche come ictus e malattie degenerative del sistema nervoso. Il progetto della "Sapienza" prevede un approccio interdisciplinare e di sperimentazione di metodologie e tecnologie innovative per la gestione delle cause antropiche degli incidenti stradali con focus specifico sul rischio emergente delle apnee notturne, prevedendo l'attivazione di un sistema di alert integrato nel sistema di guida e lo sviluppo di percorsi partecipativi e immersivi multimediali per la formazione e l'informazione, finalizzati al miglioramento della cultura della mobilità sicura e consapevole.

Tutti i dati saranno confrontati anche attraverso l'osservazione di un campione di persone che rientrano nei parametri indicati per fascia di età e condizioni fisiche. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA