Benevento, nasce la Seam per la gestione integrata dei rifiuti

L'Ato nomina anche la governance

Nuova società a Benevento per la gestione dei rifiuti
Nuova società a Benevento per la gestione dei rifiuti
di Paolo Bocchino
Martedì 28 Marzo 2023, 10:02
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IC'è anche il sigillo notarile alla nascita della Seam. Un acronimo con il quale i cittadini sanniti dovranno imparare a familiarizzare. «Servizi ambientali spa», è da ieri la nuova società in house dell'Ato per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. L'atto siglato alle 17 nello studio cittadino del notaio Gerardo Santomauro ha costituito l'epilogo formale di un lungo percorso partito in parallelo con la valutazione della acquisizione della Samte. Ipotesi, quest'ultima, che i vertici di via Torretta non hanno mai preso effettivamente in considerazione. Era evidente da tempo la contrarietà a rilevare una struttura con trascorsi gravosi.
Si è scelto di dare un taglio netto con il passato e dunque parte ora l'avventura della newco, almeno sulla carta. Per l'avvio operativo bisognerà attendere in primo luogo la bollinatura della Corte dei Conti, tutt'altro che scontata dati i precedenti, e quindi la strutturazione dei servizi sul territorio. Un percorso che non si esaurirà in tempi brevi, tanto che l'Ato ha già previsto il ricorso a privati per garantire raccolta e spazzamento nel medio periodo. Ad assicurare la conduzione post mortem dell'impiantistica dovrà essere ancora la ripudiata Samte, situazione che allunga i tempi della concreta cessione delle competenze da parte della Provincia.


Prima del rogito è stato il Consiglio d'Ambito ieri mattina a collocare un ulteriore tassello del puzzle approvando la delibera di costituzione della società comprendente l'assetto organigrammatico di debutto di Seam. Il timone, come noto, è stato affidato alla commercialista santagatese Giovanna Razzano, espressione di Noi di Centro, come del resto l'intera governance dell'Ente d'Ambito. Il Consiglio ha designato anche il Collegio sindacale nominando Giovanna Centrella (presidente), Micheal Cipriano e Tommaso Adamo in qualità di membri effettivi. Supplenti Manlio Marotti e Gianpiero Mucci. Resteranno in carica tre anni con il compito di «vigilare sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società, e sul suo corretto funzionamento». L'attività specifica di controllo contabile sarà invece espletata da un Revisore indicato ieri dal Consiglio in Ida Lonardo. Tutti nomi chiaramente riconducibili alla galassia mastelliana, in continuità del resto con la gestione politica. Rinviata a una prossima riunione del Consiglio da convocarsi ad horas la delibera di «Affidamento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani» alla stessa Seam, adempimento puramente formale che dovrà riempirsi di contenuti nei prossimi mesi con la definizione del contratto di servizio.

Tutto, come detto, subordinato al verdetto della magistratura contabile che si è già espressa in precedenza contro la partecipazione diretta dell'Ato nei compiti di gestione, ancorché mediata da una società in house. Ma è probabile che l'Ato sannita, al pari degli altri enti d'Ambito della Campania, andrà avanti anche in caso di diniego, motivando la scelta. Il direttore dell'Ato Massimo Romito procederà nelle prossime ore alla trasmissione degli atti alla sezione regionale della Corte dei Conti che avrà 60 giorni per emettere la delibera di competenza.
La marcia a tappe forzatissime per la costituzione della società ha fatto una vittima: l'Assemblea dei sindaci.

Nell'ampio carteggio di questi giorni non c'è traccia della convocazione delle fasce tricolori prevista dall'articolo 6 dello Statuto dell'Ato. Un adempimento richiesto espressamente come preliminare all'approvazione del Bilancio dell'Ente d'Ambito e di altri deliberati proposti dal Consiglio. Diversamente si sono regolati nelle altre province come la vicina Irpinia, dove l'assise si è spaccata sul punto. Ma i vertici di via Torretta hanno optato per una convocazione postuma con eventuali modifiche successive, trattandosi di funzione consultiva a norma di Statuto.

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