Minicozzi nel mondo, reunion a Paduli

Ben 41 persone con quel cognome hanno raggiunto Paduli

Minicozzi nel mondo, reunion a Paduli
Minicozzi nel mondo, reunion a Paduli
di Luigi Patierno
Venerdì 6 Ottobre 2023, 09:28
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Una giornata dal grande significato storico e affettivo a Paduli: mercoledì, come in un grande sequel cinematografico dal sapore nostalgico ma anche di grande festa, le stradine del borgo sono state attraversate da 41 magliette rosse. Sulle t-shirt la scritta «Minicozzi» ben in vista a simboleggiare l'appartenenza alla famiglia e a ricordare tutti gli antenati che, partiti da Paduli, hanno fatto grande il nome Minicozzi nel mondo.

Ben 41 persone con quel cognome hanno raggiunto Paduli, provenienti dal paese a stelle e strisce e più precisamente da Oyster Bay, cittadina con la quale Paduli ha sancito nel 2008 un gemellaggio.

Il sindaco Domenico Vessichelli ha accolto il gruppo dei «Minicozzi nel mondo» e con commozione ha espresso un pensiero di orgoglio per gli emigranti che, partiti con la valigia di cartone, nel sobborgo newyorkese di Oyster Bay, hanno reso grande quel nome in America.

«Siamo orgogliosi - ha detto Vessichelli - di aver contribuito a scrivere un'altra pagina importante per la comunità padulese. Oggi è emerso in maniera chiara ed evidente l'attaccamento alle radici, il desiderio di conoscere le proprie origini e i luoghi degli antenati. Il gruppo ha ammirato il monumento realizzato dagli australiani e dedicato alla pace nel mondo e all'immigrazione. Abbiamo affrontato il tema del turismo di ritorno, con l'obiettivo di creare all'interno del centro storico alberghi diffusi, nonché l'idea di questa amministrazione di procedere alla vendita di fabbricati a prezzi simbolici, onde, consentire loro di trascorrere qualche giorno dell'anno a Paduli. Una giornata, quindi, ricca di contenuti morali ed emotivi».

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Dopo l'inaugurazione del monumento donato dagli australiani, che svetta all'ingresso del paese, continua con grande entusiasmo il lavoro per tessere relazioni e alimentare il turismo di ritorno, sia da parte dell'amministrazione che dell'associazione «Padulesi nel mondo». Il tutto avviato nel 2007 quando un gruppo di padulesi fu ospitato a Oyster Bay e l'anno successivo fu sancito un importante gemellaggio tra Paduli, la cittadina statunitense e la comunità di Campbeltown in Australia, dove nutrita è la rappresentanza di emigranti padulesi. Ieri a Paduli erano presenti due figli di Ed Minicozzi,figura di rilievo della comunità di Oyster Bay che fu promotore del gemellaggio nel 2008 e che purtroppo è venuto a mancare diversi anni fa. Il «gruppo Minicozzi» è stato ricevuto nel castello ducale dalle istituzioni locali e ha visitato la mostra sull'«Infiorata». Dopo il pranzo alla trattoria «La bella vita», la «Minicozzi family» è stata ricevuta in parrocchia dal parroco, don Enrico Iuliano e ha visitato la chiesa madre, ammirando le opere donate dal maestro Mimmo Paladino, dall'altare ai vari suppellettili creati dall'artista. Visitata anche la torre campanaria, donata nel maggio del 1954 proprio dalla comunità di Oyster Bay ai padulesi, così come l'organo elettrico Hammond e la placca di bronzo preservata in sagrestia che fu un omaggio nel lontano 1949 degli stessi emigranti.

Danilo Calderazzo, presidente dei Padulesi nel Mondo, ha ricordato con affetto la figura di Ed Minicozzi. «Se oggi possiamo stringere relazioni con i padulesi che vivono in America e in Australia- ha spiegato - gran parte del merito va data alla figura carismatica di Ed Minicozzi che diede la spinta giusta perché i rapporti istituzionali tra le tre comunità gemellate si consolidassero nel tempo».
 

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