Ospedale di comunità, svolta infermieri: 14 assunzioni a San Bartolomeo

Ospedale di comunità, svolta infermieri: 14 assunzioni a San Bartolomeo
Mercoledì 13 Aprile 2022, 08:12
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Countdown per l'apertura dell'ospedale di comunità di San Bartolomeo in Galdo dove si stanno mettendo a punto gli ultimi preparativi in vista dell'inaugurazione. A confermarlo, il digì dell'Asl Gennaro Volpe. «Stiamo ancora lavorando per migliorare l'accoglienza dice ma credo che, nell'arco di una decina di giorni, saremo pronti a inaugurare la struttura. Abbiamo già acquisito il personale infermieristico e gli operatori sanitari che dovranno garantire i servizi assistenziali. Direi che siamo proprio in dirittura di arrivo. Tuttavia, ora speriamo nell'appoggio dei medici di Medicina generale, la cui opera per il funzionamento degli ospedali di comunità è di vitale importanza.
 

Per l'ospedale di comunità di Sant'Agata, invece, abbiamo appena avviato i lavori al terzo piano per cui siamo ancora nella fase iniziale. Invece la continuità assistenziale è già stata trasferita, mentre nei prossimi giorni sposteremo tutti i nostri ambulatori al Sant'Alfonso». Insomma non è stato difficile reclutare 7 infermieri e 7 operatori sociosanitari da impegnare a San Bartolomeo in quanto l'Asl ha a disposizione una graduatoria concorsuale da cui attingere. Inoltre, l'apertura degli altri ospedali di comunità avverrà in modo graduale. Sono appena cominciati i lavori al presidio ospedaliero di Sant'Agata de' Goti e, quindi, si dovranno attendere i tempi tecnici di realizzazione prima di poter partire con il progetto. La situazione è ancora più complessa per l'ospedale di comunità a Pietrelcina perché la struttura individuata per ospitarlo è quella della «Casa del Pellegrino» che necessita di interventi massicci per essere messo nelle condizioni di poter essere fruibile, essendo stato per anni in stato di abbandono. A Cerreto Sannita e Montesarchio invece si procederà in una fase successiva. Questo significa che ci sarà tutto il tempo per cominciare con i primi progetti e cominciare a reperire i fondi necessari per la remunerazione del personale.

Non accennano a spegnersi le polemiche innescate dal consigliere regionale Luigi Abbate che risponde a Giovanni Cacciano, segretario provinciale del Pd, intervenuto sulla vicenda dell'ospedale Rummo che sta continuando a scatenare reazioni. «Disagi nell'assegnazione dei posti letto - scrive Abbate in una nota - mancanza di accordi con i medici ospedalieri regionali e locali, sovraffolamento del Pronto soccorso, ambulatori aperti saltuariamente ogni quindici o addirittura venti giorni, circa 40 pazienti di reumatologia in lista d'attesa per ricovero ma con tempi di attesa di 3 mesi, blocco degli interventi per patologie benigne, un reparto di emergenza aperto al 50%, reparti chiusi ancora in attesa di collaudo, carenza di personale e di prestazioni in convenzione, omissione di fornitura farmaci alle dimissioni. Sono queste solo alcune delle criticità, sintomo di una cattiva gestione dell'ospedale Rummo, sollevate da medici e pazienti e da me rese note. Dichiarazioni che hanno trovato sostegno e accoglimento ma che hanno destato dal torpore anche personaggi assopiti». Poi l'affondo a Cacciano che in una nota aveva chiesto se anche Mastella fosse tra i firmatari della «mozione di sfiducia a Ferrante fatta da Abbate». «Quelli espressi da Cacciano - conclude - sono retropensieri sterili, lontani dall'interesse per la salute dei cittadini. Chi cerca di inquinare gli interrogativi, paventando retropensieri o obiettivi reconditi dimostra l'assoluta ignoranza dei problemi sanitari che si sono accentuati con il Covid. Oltre a essere un insulto all'onestà intellettuale e materiale nei confronti di chi vorrebbe delle risposte alle criticità sollevate. Mi sarei aspettato un'attenzione diversa dalla politica che dovrebbe sovrintendere sulla sanità e sulle criticità che riguardano anziani, fragili e ammalati».
l.d.c.
 

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