Nel capannone-serra duemila piante
di marijuana: scatta il maxisequestro

Nel capannone-serra duemila piante di marijuana: scatta il maxisequestro
di Gianluca Brignola
Domenica 14 Febbraio 2021, 12:19
3 Minuti di Lettura


Oltre 2mila piante di marijuana delle quali almeno 500 in piena infiorescenza, alte circa un metro e pronte per il raccolto. Una vera e propria piantagione con tanto di laboratorio annesso adibito allo stoccaggio delle sostanze stupefacenti, scovato nella mattinata di ieri a Puglianello dai carabinieri della stazione di Amorosi, coadiuvati dal nucleo radiomobile della compagnia di Cerreto Sannita, guidato dal capitano Francesco Altieri.
Un'operazione nata da una segnalazione arrivata da via Cese, alle porte del centro telesino, nei pressi della zona industriale, legata a un possibile furto di energia elettrica. Da qui un primo intervento portato avanti con il supporto del personale tecnico dell'Enel, che ha seguito il percorso di un cavo elettrico interrato e che ha permesso allo stesso tempo di accertare l'esistenza di un allaccio abusivo presso un capannone industriale. Sul posto, tuttavia, la scoperta di una situazione del tutto fuori dal normale.

All'interno dei locali disabitati, infatti, completamente in disuso, sono state rinvenute quasi 2mila piantine di cannabis, per la maggior parte di circa 30 centimetri di altezza mentre le rimanenti (circa 500 piante) con un'altezza di circa un metro. Nel corso dell'ispezione sono state scoperte anche tutte le strumentazioni, ventilatori, lampade a led, essiccatori e il materiale (concimi, terriccio e semi) utilizzati per l'intero processo di coltivazione e la successiva trasformazione. Tutta l'area è stata posta sotto sequestro, mentre sono in corso le indagini per risalire alle responsabilità per i reati di furto aggravato di energia elettrica e coltivazione illegale di stupefacenti. Ulteriori accertamenti si concentreranno, nei prossimi giorni, sull'effettiva proprietà dell'immobile, che risulterebbe estranea all'attività di coltivazione, nel tentativo di stabilire l'identità dei responsabili della piantagione che al momento dell'irruzione non sarebbero stati trovati sul luogo.
«Ho espresso il mio ringraziamento agli uomini dell'Arma - le parole del sindaco di Puglianello Francesco Maria Rubano - per la brillante operazione che ha permesso di sgominare un imponente impianto di coltivazione di cannabis nel perimetro comunale messo in piedi da persone di origini cinese. Un'azione particolarmente incisiva che ancora una volta ha sventato il tentativo di gente non residente di inquinare i nostri confini con il malaffare». Attenzione delle istituzioni locali che fa il paio con i controlli operati a più riprese da carabinieri e polizia finalizzati anche a prevenire reati di tipo predatorio, predisposti già da qualche settimana con l'obiettivo di rispondere alle istanze di sicurezza delle comunità non solo sulle principali vie di collegamento da e per il napoletano, come «Telesina» e «Fondo Valle Isclero», ma anche sulle arterie secondarie, ex statali e provinciali.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA