Ospedale Rummo di Benevento, altri rinforzi e pagamento degli extra

La grave carenza di specialisti è più evidente nelle aree intensive, subintensive, dell'emergenza e urgenza e nella diagnostica per immagini

L'ospedale Rummo di Benevento
L'ospedale Rummo di Benevento
di Luella De Ciampis
Venerdì 11 Novembre 2022, 08:00 - Ultimo agg. 11:01
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Assunzioni all'ordine del giorno al «Rummo» per sopperire alle carenze di personale medico in organico. L'azienda ospedaliera ha previsto l'immissione in servizio a tempo indeterminato, in seguito all'esito dei concorsi, per i dirigenti medici Delia Parente e Alessandro Furno (Medicina trasfusionale), Antonio Di Capua (Chirurgia vascolare), Fiorella Fusco (Oftalmologia), Maurizio Coppola e Pasquale Cocchiaro (dirigenti biologi di Patologia clinica). Si procede a ritmi serrati al reclutamento a tempo pieno e indeterminato di personale medico da destinare alle unità operative in sofferenza, mentre si continuano a garantire le prestazioni ordinarie attraverso l'autoconvenzionamento dei medici che prestano servizio nei reparti. 

C'è il provvedimento di liquidazione della somma complessiva di 290.000 euro per le prestazioni in autoconvenzione effettuate dal medici nel primo, secondo e terzo trimestre del 2022.

Allo stato attuale, la grave carenza di specialisti è più evidente nelle aree intensive, subintensive, dell'emergenza/urgenza e nella diagnostica per immagini per cui, in attesa di procedere all'assunzione di personale a tempo pieno e indeterminato, si sta tamponando con l'autoconvenzione che consente ai professionisti che prestano servizio nei reparti di appartenenza, di lavorare per un numero di ore aggiuntive, rispetto a quelle previste dal contratto, percependo un compenso anch'esso aggiuntivo.

Tuttavia, nonostante le molteplici procedure di acquisizione di personale attivate dall'azienda, non è stato ancora possibile reintegrare tutte le figure mancanti, anche a causa del considerevole numero di medici che vanno in pensione. La carenza di personale medico, per quanto si evince dalla documentazione resa nota dall'ospedale, in alcune unità operative è talmente grave da ridurre in modo considerevole l'attività sanitaria, fino a rischiare di impedire l'erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza), soprattutto per quanto riguarda la garanzia delle urgenze e la copertura dei servizi di guardia. Ad aggravare la situazione è intervenuta l'emergenza Covid, caratterizzata dalla necessità urgente di rivisitare l'assetto organizzativo aziendale, attraverso l'attivazione di posti letto, con maggiore incidenza nelle terapie intensive e subintensive, già da anni carenti di personale medico. La decisione di provvedere, in tempi brevi, alla remunerazione per i professionisti che hanno sottoscritto l'autoconvenzione, rappresenta un passo avanti nella volontà di tutelare i diritti del personale e un incentivo per spingerlo a rimanere al «Rummo».

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Dovevano essere 271 in totale, le unità lavorative da assumere nel triennio compreso tra il 2018 e il 2020 nei reparti dell'azienda ospedaliera San Pio, suddivisi in 135 con ruolo sanitario, 99 con ruolo tecnico, 6 con ruolo professionale e 31 con ruolo amministrativo. Per quanto riguarda l'area sanitaria, dovevano essere immessi in organico 62 dirigenti medici, 57 infermieri e 16 dirigenti sanitari, mentre per l'area tecnica saranno assunti tre dirigenti e 98 unità nell'area del personale, oltre ad altre 37 figure professionali con ruoli diversi. Doveva essere l'effetto del decreto regionale numero 20/2019, in base al quale, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva approvato tutti i piani per il personale, presentati dalle Asl e dalle aziende ospedaliere dell'intero territorio, consentendo la stabilizzazione di circa 1500 precari e l'assunzione di altre 6000 unità lavorative sull'intero territorio regionale che, tuttavia, non è mai stato attuato.

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