Rummo, arriva il medico legale: stop trasferimenti al Moscati di Avellino

Francesco La Sala avrà il compito di fornire risposte in caso di morti sospette

Rummo, arriva il medico legale: stop trasferimenti al Moscati di Avellino
di Luella De Ciampis
Mercoledì 17 Maggio 2023, 09:19
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Il Rummo, da poche ore, ha a sua disposizione anche un nuovo dirigente medico di medicina legale, esperto nel settore necroscopico/autoptico da destinare agli innumerevoli compiti da assolvere in questo ambito. È stato, infatti, immesso in servizio il medico legale Francesco La Sala che avrà il compito di fornire risposte medico-scientifiche rispetto a eventuali responsabilità mediche in caso di morti sospette. A gennaio 2021, nell'ospedale cittadino fu inaugurata una nuova area, con una sala autoptica all'avanguardia e il reparto per la medicina legale. La struttura, nata dall'impegno congiunto di ospedale e Procura, era stata realizzata per garantire un servizio a disposizione dell'autorità giudiziaria, assente nel Sannio.

È dotata di due tavoli settori, delle strumentazioni più moderne per effettuare le autopsie e di due celle frigo, una delle quali destinata esclusivamente alle salme di pazienti morti per Covid. Un balzo in avanti, se si pensa che, fino a due anni fa, i pazienti per i quali veniva predisposto l'esame autoptico, venivano trasferiti al Moscati di Avellino e poi riportati al Rummo. Attualmente, la Procura ha a disposizione un team di medici legali che opera su sua richiesta, mentre il professionista reclutato dall'ospedale cittadino muoverà i suoi passi per conto della struttura. È capitato proprio il mese scorso di dover procedere a un esame autoptico per accertare le cause della morte di un ragazzo ricoverato in Pronto soccorso già in condizioni critiche.

La perizia del medico legale aveva reso possibile sgomberare il campo da ogni dubbio, confermando la presenza di una meningite fulminante, evitando inutili trasferimenti in altra sede. Insomma, si incrementa un servizio che ha mosso i primi passi due anni fa e che ha consentito alla struttura di acquistare la totale autonomia anche in un campo che sembrava destinato a non essere oggetto di attenzione. L'esigenza di assumere medici di medicina legale che provvedessero anche all'esecuzione delle perizie di invalidità svolte dall'Inps, lo aveva anticipato, a maggio dell'anno scorso, il direttore generale Mario Ferrante, predecessore della Morgante.

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In questo modo, è stato risolto un problema annoso, legato alla carenza di ambienti idonei a erogare questa tipologia di servizi e alla contestuale carenza di personale medico. Intanto, c'è il preavviso del collocamento a riposo per limiti di età, di un dirigente medico di anestesia e rianimazione.

Il numero degli anestesisti in organico nell'ospedale cittadino continua a essere esiguo, anche se in questo caso, non si tratta di una defezione volontaria ma di una risoluzione del contratto previsto dalla normativa.

L'azienda sopperisce alla carenza di professionisti del settore attraverso gli autoconvenzionamenti e le convenzioni con altre strutture ma le criticità devono essere risolte a monte per dare maggiore respiro alle attività ospedaliere.
Uno spiraglio potrebbe aprirsi già nei prossimi giorni. Infatti, le speranze delle organizzazioni sindacali dei medici sono riposte tutte nella prossima visione del testo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale perché sono convinte che il nuovo contratto sia in grado di frenare la fuga dalle strutture del Servizio sanitario nazionale. In questa fase le Regioni si troveranno di fronte a un bivio e dovranno decidere se sono intenzionate a dare una svolta alla sanità pubblica che, per forza di cose dovrà passare attraverso la valorizzazione delle risorse umane in quanto, in caso contrario, le aziende sanitarie e ospedaliere del territorio sarebbero destinate a soccombere.
 

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