Rummo, crescono i pazienti Covid l'allarme di Mastella

Aumentano anche i casi di polmonite batterica

Rummo, crescono i pazienti Covid l'allarme di Mastella
Rummo, crescono i pazienti Covid l'allarme di Mastella
di Luella De Ciampis
Domenica 3 Dicembre 2023, 11:10
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Sale da tre a cinque il numero dei pazienti in degenza al Rummo per Covid nell'arco di qualche giorno, mentre aumentano i casi di polmonite batterica in concomitanza con l'infezione. Sono quattro i ricoverati nel reparto di Malattie infettive cui si aggiunge un piccino in osservazione nell'unità di Terapia intensiva neonatale, nato da mamma positiva al virus.«I casi sono aumentati dice il sindaco Clemente Mastella - e io ho ritenuto opportuno fare la quinta dose di vaccino. Consiglio ai fragili e agli anziani di seguire il mio esempio perché, oltre ai positivi sono aumentati anche i decessi.

Il trend è di una crescita costante, con la possibilità di un picco in ascesa previsto per Natale. A questo punto credo sia opportuno che l'Asl predisponga open day immediati per la somministrazione dei vaccini». Il virus non ha abbandonato in via definitiva il territorio del Sannio ma continua a dare segni di vita, anche se in maniera diversa rispetto al passato. Nella maggior parte dei casi, si manifesta con una sintomatologia simile all'influenza ma si stanno verificando anche situazioni che richiedono sia il ricovero che una più attenta osservazione del decorso della malattia.

Infatti, sta capitando che insieme al Covid si manifesti una polmonite batterica che, tuttavia nulla ha a che vedere con quella interstiziale che ha determinato tanti decessi soprattutto tra il 2020 e il 2021, si cura con massicce dosi di antibiotico ma è comunque temibile e colpisce soprattutto gli adulti. A esserne colpite non sono neppure persone non vaccinate ma anche quelle cui sono state somministrate fino a quattro dosi di vaccino. A quanto pare, essere vaccinati o meno non impedisce al virus di colpire in modo severo perché la risposta alla malattia è sempre individuale, fermo restando la validità dei vaccini. Le differenze tra i due tipi di polmonite è sostanziale perché quella interstiziale, diversamente dalla polmonite batterica, procura un'infiammazione «dell'impalcatura» che sorregge gli alveoli in cui si forma essudato, vale a dire liquido che tende a solidificare e a non sciogliersi neppure con i farmaci, rendendo impossibile la respirazione. In questa fase, sta capitando anche che la positività venga accertata al momento del ricovero in ospedale per altre cause.
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Invece, per quanto riguarda l'incidenza dei casi ufficiali nell'ultima settimana presa in considerazione, dal 23 al 29 novembre, nel Sannio sono emersi solo 30 nuovi casi di Covid, contro i 52.177 dell'intero territorio nazionale che corrispondono al 16,1% in più rispetto alla settimana precedente.

Il numero dei casi nella provincia di Benevento continua a essere sottostimato, come già era accaduto nel mese di settembre perché si fanno pochissimi tamponi, spesso si acquistano in farmacia e si evita di registrare la positività in piattaforma. Tuttavia, non bisogna abbandonarsi ad alcuna forma di allarmismo in quanto la malattia ha un decorso decisamente meno impattante rispetto al passato.

L'epoca dei cluster sembra completamente superata e archiviata, perlomeno da quanto emerge da un'osservazione rapida sulla diffusione del virus nei luoghi di lavoro e nelle comunità in cui convivono o coabitano più persone perché il Covid si sta diffondendo a macchia di leopardo. Non sta capitando più che tutti gli ospiti di una residenza per anziani oppure un'intera classe di studenti o che i dipendenti di una determinata azienda si contagino creando l'effetto domino registrato nel periodo caldo della pandemia, mentre è evidente che il virus continui a circolare ma a colpire uno studente, un anziano, un impiegato qua e là. Infatti è molto raro che si ammalino più persone contemporaneamente in uno stesso ambito. È pur vero che attualmente per accedere a reparti in cui sono ricoverati immunodepressi e pazienti fragili, è indicato il test diagnostico per evitare il pericolo di focolai all'interno di unità operative particolarmente sensibili. Lo stesso discorso è valido per le Rsa (residenze per anziani) e per tutte le strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie che ospitano persone a rischio per età e per patologie concomitanti.
 

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