Tredici rinvii a giudizio per abuso di ufficio, falso e truffa allo Stato per i lavori di adeguamento e completamento della rete fognaria e annessi impianti di depurazione del comune di San Bartolomeo in Galdo per un valore di oltre tre milioni e mezzo di euro. La decisione è del Gup Loredana Camerlengo al termine dell'udienza preliminare. Il procedimento sarà ora seguito dai magistrati del primo collegio della sezione penale a partire dal 18 maggio. Era stata il sostituto procuratore Assunta Tillo a chiedere i rinvii a giudizio dopo le indagini condotte alla Guardia di finanza. I rinviati a giudizio sono Giovanni Diurno, responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di San Bartolomeo in Galdo e presidente della Commissione giudicatrice; Tiziana Catalano e Ivan Verlingieri, componenti della stessa commissione; Marco Valerio, rappresentante legale della «Favellato Claudio Spa» e dal 29 marzo 2015 rappresentante della «Fortore scarl» (la società realizzatrice dei lavori costituita dall'Ati «Favellato Claudio Spa/Grz Costruzioni srl», aggiudicataria dei lavori); Salvatore Gallo, rappresentante legale della «Gpr Costruzioni» e dal 29 marzo 2015 rappresentante della «Fortore scarl»; Carlo Camilleri, direttore dei lavori designato dalla Rpt «General Engineering srl»; Francesco Apicella, direttore operativo indicato dalla stessa «General Engineering srl»; Gianfranco Marcasciano, ex sindaco; Marcello Longo e Fedele Del Vecchio, assessori della giunta dell'epoca dei fatti (2014-2016); Giovanni Pepe, presidente, Antonio Pepe e Michelina Masella, membri della Commissione di collaudo.
Al centro delle indagini la gara per l'esecuzione dei lavori e quella relativa alla loro direzione.