Sannio, primato choc: in crescita i segnalati per stupefacenti

Il report del Viminale: i convocati in Prefettura quasi tutti maggiorenni e maschi

Sannio, primato choc: in crescita i segnalati per stupefacenti
Sannio, primato choc: in crescita i segnalati per stupefacenti
di Domenico Zampelli
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 08:41 - Ultimo agg. 18:09
3 Minuti di Lettura

Dopo la battuta d'arresto del 2021 torna ad aumentare l'impatto delle sostanze stupefacenti in provincia di Benevento, raggiunti e superati i livelli del 2019, sono vicini i numeri fatti registrare nel 2020. Il dato emerge dal report dell'ufficio centrale di statistica del Ministero dell'Interno, che permette di confrontare i dati del 2022 con quelli degli anni precedenti sul versante dell'attività svolta nelle varie prefetture dal Nucleo operativo tossicodipendenze, ufficio formato da esperti dell'area psico-sociale e da personale amministrativo, che assiste il prefetto nello svolgimento del colloquio successivo all'istruttoria del procedimento amministrativo avviatosi con la segnalazione delle persone trovate in possesso di sostanze stupefacenti, destinate esclusivamente all'uso personale e in quantitativi tali da rientrare nei limiti massimi di principio attivo previsti dalle apposite tabelle predisposte dal ministero della Salute.

Secondo i dati del Viminale negli uffici della prefettura di Benevento nel 2022 sono entrate 207 persone, quasi tutte di sesso maschile (195 contro 12), quasi tutte maggiorenni (197 contro 8). In 9 casi il passaggio è avvenuto più di una volta, a causa di ripetute segnalazioni. Nel 2021 se ne erano contate 196 (con lo stesso numero di minorenni). Un bel progresso rispetto al 2020, quando invece era stata toccata quota 249, di cui 9 minorenni. Nel 2019 se ne erano contate invece 184, con 12 minorenni. Un trend in controtendenza con il dato nazionale, che aveva visto invece una diminuzione fra 2019 e 2020.

Sono in forte aumento le sanzioni che definiscono i procedimenti, passate dalle 83 del 2021 alle 190 del 2022, segno di una maggiore celerità nella definizione delle pratiche. Nella classifica nazionale il capoluogo sannita è salito dalla posizione 51 alla 22 per numeri di provvedimenti emessi. Il procedimento prefettizio può comportare la sospensione della patente di guida, della licenza di porto d'armi, del passaporto e di ogni altro documento equipollente, o il divieto di conseguire tali documenti, per un periodo non inferiore ad un mese e non superiore ad un anno. Peraltro chi non si presenta all'appuntamento in prefettura aggrava la sua posizione: in questo caso si verrà certamente sanzionati e, generalmente, in misura maggiore rispetto a chi si presenta al colloquio.

Viceversa può determinare in provvedimento più leggero la richiesta di intraprendere un programma terapeutico: per la valutazione che verrà fatta della propria situazione, è utile poter documentare alla prefettura la conclusione positiva di un programma con esami tossicologici negativi.

Video

La gran parte delle convocazioni sono legati al consumo di cannabinoidi (hashish e marijuana), generalmente fumati con tabacco in forma di sigarette rollate a mano (joint) o in pipe speciali (chillums). Il report del Viminale contiene anche una sezione che consente di analizzare l'evoluzione del fenomeno sul territorio sannita dal 1990, in pratica dall'entrata in vigore del Dpr che disciplina la materia.

Da allora a Benevento ci sono state 7.282 segnalazioni, a cui hanno fatto seguito 7.904 colloqui presso gli uffici della prefettura. Le persone segnalate sono state 5.448 di cui 327 minorenni. In pratica ogni anno ci sono 10 under 18 anni trovati in possesso di sostanze stupefacenti. Confermata la prevalenza maschile: le donne segnalate sono state 280, di cui 22 minorenni. In 3.613 casi si è trattato di una segnalazione isolata, mentre per 1.835 persone l'esperienza è stata ripetuta. Le sanzioni amministrative complessivamente comminate sono state infine 3.572, di cui 3.324 a seguito di colloquio, con 870 archiviazioni del procedimento. E che l'esperienza del colloquio possa rappresentare un aiuto lo dimostra il numero di persone (1.297) che ha spontaneamente fatto richiesta di potere intraprendere un programma terapeutico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA