Scardone e fuochi così: Pietrelcina saluta Sant'Antuono

Si apre martedì il periodo dedicato alle feste di Carnevale a Pietrelcina

Il fuoco di Sant'Antuono
Il fuoco di Sant'Antuono
di Donato Faiella
Domenica 15 Gennaio 2023, 11:29 - Ultimo agg. 11:32
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Martedì prossimo, il giorno in cui si festeggia Sant'Antonio Abate (comunemente chiamato Sant'Antuono), si apre il periodo dedicato alle feste di Carnevale, che a Pietrelcina, paese natale di Padre Pio, assume caratteristiche singolari, sia per i riti che si svolgono intorno ad enormi falò, sia per l'immaginifica figura apotropaica dello Scardone, creato ed esposto nelle varie contrade del paese. Scardone è un fantoccio di paglia, dalle sembianze di un popolano vestito a festa, con pantaloni, camicia, giacca e cappello, che stringe tra le mani, salsicce (capo e sausicchie) - simbolo di abbondanza - e un fiasco di vino. Il portare con sé cibo ed indumenti, non comuni per la sua classe sociale, trasformano la sua figura in quella di un impostore. L'abito, le pietanze e la gente che porta dietro di sé, desiderosa di emularlo, si trasformano in simboli che testimoniano le prove di un peccato di tracotanza verso i potenti, per cui contro di lui ci saranno atti ostili da parte dei nobili e sarà fatta giustizia, con un processo farsa, nel giorno di Carnevale.

La festività, in parte, trova le sue origini ne Le Sementivae o Feriae Sementivae - Sementina dies ricorrenze romana che segnavano la fine della stagione della semina. Per quanto attiene alla giornata di martedì, in diversi quartieri del borgo pietrelcinese vengono accesi numerosi falò, intorno ai quali si distribuisce vino e alimenti tipici del periodo (ricordiamo che siamo nel mese in cui vengono uccisi i maiali). La Pro Loco di Pietrelcina quest'anno ha inteso recuperare, questo momento di aggregazione promuovendo l'accensione di fuochi in diversi quartieri.

Ad ogni quartiere sarà, poi, consegnata una pergamena in ricordo di quanto vissuto in questo martedì. Inoltre i fuochi saranno benedetti, dopo il suono della campana della chiesa parrocchiale, e la banda musicale Città di Pietrelcina, guidata dal maestro Vinicio Fierro, inizierà il suo tour di marce carnevalizie, per le strade della cittadina. «Per noi della Pro Loco dice Tiziana Coluccio, vicepresidente dell'associazione la festa rientra nell'ambito delle tante iniziative in programma per quest'anno e che troveranno, nella Sagra del carciofo, il punto di arrivo».

Tra i fuochi più interessanti che si potranno osservare quello allestito dal Comitato presepe vivente. Sarà acceso nel Parco Colesanti, alle spalle della sede municipale di corso Padre Pio. Infine da non dimenticare la tradizionale vampata, che da 18 anni è programmata dal locale Archeoclub. Il fuoco sarà acceso nell'antico rione settecentesco della Riella e coinvolgerà, per la preparazione della maschera/fantoccio di Scardone, gli studenti delle scuole medie. Va ricordato che, pur se in questa festa vi è la partecipazione del clero, la giornata vuole segnare la contrapposizione tra il tempo sacro e quello profano, vissuto nella catarsi della purificazione attraverso il simbolo dei fuochi.

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