Sepolture nel caos, chi non interviene perderà il loculo

La Confraternita ha avviato il censimento

Il cimitero di Benevento
Il cimitero di Benevento
di Giuseppe Di Martino
Giovedì 23 Marzo 2023, 09:29
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Fioccano i provvedimenti di revoca e accertamento di decadenza di lotti cimiteriali detenuti da privati al cimitero comunale di Benevento.
È un vero caos burocratico quello che sta andando in scena nella struttura cimiteriale di contrada Ponticelli, dove la Confraternita riunita «Ave Maria Sant'Antonio Abate» tramite un avviso pubblico ha accertato ad inizio mese la decadenza delle concessioni per ventitré loculi. Le concessioni sono risalenti ad un periodo compreso tra il 1965 (19 loculi), il 1966 (2 loculi) e il 1982 (2 loculi). «Nel mese di maggio 2023 si legge nell'avviso reperibile sul sito della confraternita sarà deliberato ai sensi di legge e di statuto vigente la decadenza delle concessioni come deciso dal Consiglio direttivo del 28/11/2022. Pertanto liberati i resti mortali, catalogati e conservati nella cripta della chiesa S. Antonio o in altri manufatti adatti all'interno delle Confraternite, a disposizione di eventuali eredi che in futuro ne faranno richiesta».

Un groviglio nel quale il priore Francesco Parente e l'arcidiocesi beneventana stanno provando a mettere ordine dopo decenni di sostanziale deregulation.

Infatti, i loculi oggetto di tali concessioni risultano abbandonati e non curati da diversi anni.

La stessa Confraternita negli ultimi cinque anni avrebbe invitato attraverso comunicati e avvisi gli associati concessionari o eventuali eredi a regolarizzare la posizione amministrativa dei manufatti. Avviso, però, caduto nella maggior parte delle volte nel vuoto poiché non ci sono stati familiari, parenti o conoscenti che hanno contatto gli uffici di via Meomartini (sede legale della Confraternita) per fornire indicazioni utili in merito. Destinatari delle missive sono in alcuni casi i discendenti degli originari assegnatari, in altri si tratta di terze persone che hanno rilevato i suoli a fronte di corrispettivi e relativi atti notarili. Molta parte di responsabilità va attribuita, ovviamente agli stessi assegnatari, altra allo stesso ente diocesano che, essendo partito in ritardo nell'aggiornamento dei database, ha finito per aggravare la condizione di incertezza sviluppatasi negli anni.

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Dopo l'aggiornamento digitale, quindi, è scattata la declaratoria di illegittimità verso quanti hanno rilevato i lotti a seguito di compravendita: «Sono provvedimenti che siamo tenuti a eseguire per ripristinare le condizioni di legittimità essenziali all'interno del cimitero monumentale - spiega il priore della Confraternita Riunita, Francesco Parente - All'esito di dettagliate verifiche effettuate sul carteggio agli atti e con apposite perizie, stiamo procedendo in attuazione degli indirizzi assegnati dall'organo diocesano. Si tratta di una situazione davvero intricata. Ci sono decine di posizioni irregolari, in molti casi decisamente risalenti nel tempo. Molti lotti risultano abbandonati da tempo. Proseguiremo in quest'attività di bonifica delle singole posizioni tenendo conto delle specificità di ognuna».

Accanto alle motivazioni pur importanti di regolarità formale degli atti di concessione, l'iniziativa mira anche a verificare nel concreto quanti spazi possano liberarsi all'interno dell'unico luogo di sepoltura della città che è periodicamente sul punto di scoppiare come certificato dagli stessi provvedimenti di revoca. L'ultimo intervento comunale, dal costo complessivo di 65.433,19 euro, risale allo scorso novembre e ha portato alla realizzazione di 60 loculi realizzati nell'ala edificata più di recente. «Il cimitero di Benevento risulta saturo in quanto sulla base delle statistiche dei morti annui il numero di loculi e fosse a disposizione non risulta congruo ad assicurare la possibilità di sepoltura per i nuovi decessi. Necessita pertanto disporre di spazi sia per assicurare la costruzione di nuovi loculi che per assegnare i suoli ai legittimi assegnatari» conclude Parente.
 

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