Shottini o binge drinking, il questore: «L'alcolismo ormai dilaga tra i minori»

La denuncia: "Ci è capitato di contattare genitori ignari che i figli fossero in giro a notte fonda"

I soccorsi dopo un malore causato dall'alcol
I soccorsi dopo un malore causato dall'alcol
di Luella De Ciampis
Domenica 2 Aprile 2023, 10:39
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«Servono campagne informative e la sensibilizzazione di istituzioni e contesti sociali per arrestare il fenomeno dilagante dell'alcoolismo tra gli adolescenti». È questo l'allarme che arriva direttamente dalla Questura di Benevento, impegnata a contrastare la vendita di alcolici ai giovanissimi. Il consumo di bevande alcooliche tra gli adolescenti sta diventando un'emergenza anche nel Sannio, tanto che il questore Edgardo Giobbi, nell'ultimo anno, ha proceduto a chiudere per un periodo di 20/30 giorni, 11 locali i cui gestori, nel corso dei controlli effettuati nelle ore notturne, erano stati sorpresi dagli agenti della polizia a distribuire alcolici a ragazzini in una fascia d'età compresa tra i 13 e i 17 anni.

«Io continuo a chiudere i locali dice il questore ma sarebbe necessario che ci fosse il coinvolgimento di tutti per riuscire a ottenere risultati apprezzabili in questo ambito. Ultimamente, in un locale della città, sono stati coinvolti 8 minorenni, mentre proprio nell'ultimo accertamento effettuato, abbiamo trovato un ragazzino cui era stato servito uno shottino. Stiamo parlando di mescita di superalcoolici, come la vodka e il gin che non sono assolutamente adatti agli adolescenti. È emblematico il caso della 15enne che, a metà febbraio, fu soccorsa al corso Garibaldi e trasportata in ospedale. Spesso si parla di "mala movida" ma, in realtà, qui la movida è tranquillissima, mentre desta preoccupazione l'abuso di bevande alcooliche tra i minorenni che, a volte, a mala pena hanno compiuto i 13 anni.

Un altro aspetto che mi ha stupito è relativo ai genitori che, quando vengono chiamati alle 3 di notte in Questura, non sono consapevoli della circostanza che i figli sono fuori di casa a quell'ora. Insomma, siamo di fronte a un fenomeno abbastanza complesso che, tuttavia, considerate le caratteristiche di Benevento, si potrebbe risolvere se ci fosse l'attenzione e la collaborazione delle istituzioni, delle famiglie, delle associazioni e del mondo della scuola. Vorremmo non essere soli a occuparci di questo problema».

L'emergenza, che coinvolge una fetta di adolescenti del territorio, deve essere al centro di una campagna di informazione e di sensibilizzazione. «È di fondamentale importanza spiega Valeria Marino, dirigente medico principale della Polizia di Stato fare campagne informative ad ampio raggio sull'argomento per far comprendere a tutti di cosa si tratta perché siamo di fronte a un fenomeno sempre più diffuso sia a livello locale che su scala nazionale. Da un punto di vista squisitamente medico è necessario specificare che gli adolescenti non hanno gli enzimi adatti a metabolizzare l'alcool che è una sostanza psicoattiva, in grado di determinare danni sia a livello neurologico che a carico di tutti gli organi vitali. L'alcool è catalogato tra le droghe, è altrettanto pericoloso e dà dipendenza. Tra gli adolescenti è molto diffuso il binge drinking, vale a dire il consumo eccessivo episodico di alcool, che si verifica in alcune occasioni, come il week end. Ed è proprio questo tipo di assunzione smodata che, sulla media distanza, può determinare deficit dell'apprendimento, e nel breve termine forme di intossicazione e coma etilico particolarmente pericoloso. Per questo è opportuno che si lavori nelle scuole e nelle famiglie per mettere in atto azioni preventive e rendere consapevoli i ragazzi dei rischi che corrono. La Polizia di Stato lo sta già facendo ma bisogna lavorare ancora di più in questa direzione per ottenere risultati sempre più incoraggianti e per arginare il fenomeno».

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Ma l'alcool rappresenta un pericolo anche sotto il profilo della sicurezza sociale. «Innanzitutto continua il medico della Polizia bisogna tener conto sempre della risposta individuale all'assunzione eccessiva di bevande alcooliche, così come accade per le sostanze stupefacenti perché non è possibile prevedere quale può essere la reazione soggettiva alle sostanze psicotiche ma è altrettanto importante sapere che l'abuso di alcool ha risvolti negativi anche a livello sociale in quanto, disinibisce, abbassa il livello critico e scatena condotte aggressive. Condizioni, queste, che possono arrecare danni a se stessi e agli altri: chi si trova sotto l'effetto dell'alcool, non ha percezione del pericolo in cui può incorrere o che può rappresentare per chi gli sta di fronte».
 

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