Attenzione rivolta alle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza, sia pubblica che privata, che avrebbero potuto riprendere gli autori del raid notturno al condominio di viale Giannelli. Ogni particolare, ogni dettaglio potrebbero rivelarsi utile alla ricostruzione di quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì a Sant'Agata de' Goti, quando ben 14 colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi, poco prima delle due, contro una vettura e il portone di un palazzo di una delle traverse del viale.
Un episodio di estrema gravità che ha scosso la comunità santagatese, turbata dalle modalità dell'episodio. Chi ha agito lo ha fatto muovendosi senza preoccuparsi dell'orario né del fatto che il condominio sorge in una zona particolarmente popolosa del centro saticulano. Fondamentali per le indagini anche le testimonianze che i carabinieri della compagnia di Montesarchio, guidati dal tenente colonnello Leonardo Madaro, hanno raccolto in questi giorni dopo essere intervenuti già nella mattina di lunedì per i rilievi del caso.
Preoccupazione per quanto accaduto è stata espressa dal sindaco di Sant'Agata Salvatore Riccio, che ha espresso anche vicinanza all'imprenditore. «Siamo come amministrazione solidali e vicini alla famiglia per quello che è successo il messaggio del primo cittadino -. E siamo fiduciosi nell'operato delle forze dell'ordine, che sicuramente vigileranno e troveranno i responsabili del grave episodio che ha proiettato una luce negativa sulla nostra città».
Sant'Agata de' Goti, come si ricorderà, era già stata teatro di una sparatoria la notte del 29 settembre scorso quando alcuni colpi d'arma fuoco erano stati esplosi contro una vettura in via Bocca-Riello. Poche settimane prima, nella serata del 19 agosto, invece, un'altra vettura era stata distrutta dalle fiamme nella zona di Capellino. E tra gli episodi di cronaca non va dimenticato il danneggiamento, solo pochi giorni fa, della sede di una associazione di volontariato a Presta, una delle frazione alla periferia di Sant'Agata.