Tutela dei reperti ritrovati: l'infopoint viene trasferito da piazza Pacca a Catullo

Comune e Soprintendenza hanno concordato il trasferimento

Piazza Pacca
Piazza Pacca
di Paolo Bocchino
Venerdì 19 Maggio 2023, 09:45 - Ultimo agg. 18:33
4 Minuti di Lettura

Arriva la clamorosa svolta per piazza Cardinal Pacca. Comune e Soprintendenza hanno concordato ieri, al termine di un faccia a faccia tra il sindaco Clemente Mastella e il Soprintendente Gennaro Leva, il trasferimento in piazzale Catullo dell'infopoint e del terminal bus turistici previsto nell'area nell'ambito del Programma integrato città sostenibile (Pics).

Uno sviluppo a sorpresa, dopo le rassicurazioni fornite dallo stesso ente ministeriale venerdì scorso durante una videoconferenza con i responsabili municipali del dossier. Le testimonianze storiche che continuano ad affiorare dal sottosuolo della piazza hanno fatto propendere per il cambio di rotta che farà senz'altro discutere. Una modifica che suonerà come un dietrofront, ma che rappresenta anche una presa d'atto all'insegna della ragionevolezza e della tutela del superiore interesse legato alla sempre feconda storia cittadina. Terminal bus e infopoint nel piazzale prossimo al Teatro Romano potranno utilmente innervare di linfa turistica una zona oggi sottoutilizzata se non degradata.

L'alternativa sarebbe stata rischiare di non riuscire ad avviare l'intervento nella location originariamente designata, con messa in pericolo del finanziamento e critiche anche peggiori.

Il progetto varato da Palazzo Mosti, del resto, era dotato non a caso di una ricca provvista economica, ben 70mila euro, da destinare alle indagini archeologiche preventive. Scegliere un'area notoriamente interessata da testimonianze storiche si è rivelato un azzardo. Si riteneva che i bombardamenti che hanno devastato la piazza avessero di fatto ridotto le chance di ritrovamenti importanti. Ma la valorizzazione del sito non è mai stata dimenticata negli uffici comunali, come testimonia la scheda «Area Bagni - Piazza Cardinal Pacca: sito archeologico urbano» inserita nel Contratto istituzionale di sviluppo in via di finanziamento per un totale di 4,4 milioni, contemplata anche nel Piano triennale opere pubbliche appena approvato dalla Giunta.

Video

A far pesare la bilancia sul piatto dello stop all'infopoint in piazza Cardinal Pacca sono stati in particolari alcuni reperti di particolare suggestione rinvenuti nei giorni scorsi, e la continuità muraria delle edificazioni, di varie epoche, riemerse. Un quadro che si è mostrato chiaramente nel corso del sopralluogo condotto ieri pomeriggio in piazza Cardinal Pacca da Soprintendenza e Comune. Una verifica durata poco meno di mezz'ora condotta in prima persona dal Soprintendente Gennaro Leva e dal dirigente del settore tecnico di Palazzo Mosti Antonio Iadicicco.

Nelle vesti di cicerone Fabio Forte, archeologo responsabile dell'area di scavo per conto della Archeoservizi, incaricata dal Comune. Presente anche l'archeologa Stefania Paradiso, titolare della vicina area d'indagine per il progetto Pics La Città dei Romani. Forte ha illustrato le principali risultanze degli scavi avviati lo scorso 24 aprile. Nell'angolo alto del cantiere, all'altezza dell'innesto di corso Dante su Corso Garibaldi, sono riaffiorati reperti di più che probabile epoca romana. Non c'erano grossi dubbi sul lastricato realizzato con massicci blocchi di pietra bianca collocati a mo' di invaso. Una conformazione che ha fatto subito pensare a un possibile canalo di convogliamento delle acque al servizio dei Bagni romani, già collocati dagli studiosi proprio in quel quadrante della città. Tesi che appare rafforzata dalla comparsa, a pochi centimetri di distanza, di un'ampia sezione di un pavimento a mosaico, con tessere in prevalenza bianche su fondo rosso mattone. Un ritrovamento che sembrerebbe perfettamente compatibile con una antica stanza per attività termali, noti come calidarium o frigidarium. In un primo momento, invece, si era optato per una datazione medievale. Ma nel corso del sopralluogo è stato prospettato un ulteriore scenario di indubbia suggestione. La sezione di lastricato marmoreo rinvenuta nel sito potrebbe essere parte di una diramazione della via Appia che andava a congiungersi al decumano della via magistrale della città, proveniente dalla zona del Teatro Romano e del Ponte Leproso. Soltanto un'ipotesi al momento, che dovrà essere corroborata dalle ulteriori indagini che saranno eseguite, a questo punto, senza alcuna scadenza temporale. Per il quadro esatto dei ritrovamenti bisognerà dunque attendere almeno quindici giorni con la relazione finale dell'archeologo titolare e il parere prescrittivo della Soprintendenza.
E sul tema si esprimeranno questa mattina anche i consiglieri comunali di opposizione, critici nei giorni scorsi sull'opzione terminal bus. I rappresentanti di Alternativa e Civico22 hanno convocato una conferenza alle 12 proprio nell'area di piazza Cardinal Pacca.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA