Vaccini ai bambini, continua
lo sprint: già settemila dosi

Vaccini ai bambini, continua lo sprint: già settemila dosi
di Luella De Ciampis
Sabato 22 Gennaio 2022, 07:45
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Sono 4200 le vaccinazioni pediatriche effettuate all'hub di ponte Valentino, nell'area industriale, a distanza di un mese dalla riapertura della struttura che aveva aperto i battenti a giugno in seguito a un accordo tra il Consorzio Asi e l'Asl per consentire una rapida immunizzazione del personale del comparto produttivo. Contestualmente, sono state somministrate 2000 dosi ai genitori che hanno accompagnato i figli al centro vaccinale. Buoni i risultati ottenuti anche al consultorio di via don Emilio Matarazzo dove, nel pomeriggio di giovedì, sono stati inoculati circa 100 vaccini. Attualmente, è stato appena superato il tetto delle 7mila somministrazioni in età pediatrica (su una platea di 15mila) ma continuano le iniziative per consentire il raggiungimento di una sempre più elevata copertura vaccinale anche per i più piccoli. In quest'ottica, l'amministrazione comunale di San Leucio del Sannio e l'Asl hanno organizzato un open day vaccinale per domani dalle 9 alle 14, nei locali della scuola elementare «Luigi Settembrini». «Il centro si legge nella nota è aperto a tutti i bambini residenti sul territorio comunale, nella fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, mentre il nostro appello è di continuare a vaccinarsi e di approfittare di questa opportunità per contribuire alla crescita del tasso di vaccinati tra i bambini in età scolare».

Rimane stazionario il numero delle classi (un'ottantina) in Dad sul territorio provinciale ma è, comunque, un elemento che fa discutere e che crea disagi alle famiglie che, oltre alle criticità generate dalla pandemia devono fare i conti con una serie di problemi che riguardano molto da vicino bambini e adolescenti. «Dopo un periodo di pausa dice Apostolos Pertsemlis, psicologo dell'età evolutiva, che fa parte del team di professionisti scelto dal sindaco Mastella per supportare le famiglie - è stato ripristinato il servizio telefonico gratuito cui le famiglie possono rivolgersi in caso di necessità. Abbiamo cominciato a lavorare subito perché, in questo momento, le richieste di aiuto sono tantissime. Questi due anni di buio lasceranno sicuramente il segno su bambini e adolescenti in età evolutiva che stanno vivendo una situazione anomala, deprivati dell'importante componente della socializzazione che ricopre un ruolo fondamentale in questa fase della crescita.

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Per quanto riguarda i ragazzi con uno sviluppo tipico, si sta verificando una dipendenza quasi ossessiva dai social ma anche una maggiore dipendenza dalle sostanze stupefacenti tra i giovanissimi, oltre a una stanchezza indescrivibile a lavorare in Dad. I ragazzi sono demotivati e non è facile suscitare il loro interesse ma mostrano anche problemi comportamentali in quanto non sono più abituati alla scuola e a rimanere concentrati per il tempo necessario». La Dad ha disabituato alle regole imposte dalla scuola e ha abbassato il grado di scolarizzazione, penalizzando tutti ma soprattutto i bambini e i ragazzi che vivono in contesti sociali più disagiati e quelli con disabilità. «Le difficoltà dei ragazzi fragili e disabili continua Pertsemlis si sono acuite con la pandemia perché per loro non è facile seguire le lezioni in Dad. Inoltre, perdono la fase di socializzazione in classe che è di fondamentale importanza per la loro inclusione che avviene solo quando tutti i compagni partecipano alle lezioni in presenza. Per questo, decidere di effettuare le lezioni in presenza esclusivamente per i disabili non è risolutivo. La pandemia ha costretto i ragazzi con spettro autistico, con l'Adhd e con altri tipi di ritardi cognitivi, a rimanere troppo a lungo isolati, nell'ambiente familiare, senza il supporto di personale di sostegno specializzato. È logico che, in queste condizioni, aumentano le fasi di crisi, di aggressività che i genitori, a volte, non sono in grado di contenere. Il nostro compito è quello di non lasciarli soli in questo periodo già così difficile e adoperarci per riuscire a suggerire alle famiglie le strategie più consone. È un servizio molto utile per la comunità che è possibile erogare grazie alla sensibilità dell'amministrazione comunale».

Sono 2507 i vaccini somministrati ieri in provincia, di cui un migliaio nell'hub dell'ex caserma Pepicelli.

Negli ultimi giorni, l'attività vaccinale ha subito una lieve flessione legata soprattutto al fatto che la maggior parte della popolazione è ormai vaccinata. Sono, infatti, 591.709 i vaccini somministrati nel Sannio dall'inizio della campagna vaccinale. Al «Rummo», però, è stata vissuta un'altra giornata nefasta per il decesso di una 85enne di Napoli e di una 87enne di Castel Volturno (Caserta). Salgono così a 60 i decessi registrati nell'ospedale cittadino da fine agosto, mentre sono 76 i pazienti in degenza, sette i dimessi dai reparti Covid e cinque i nuovi ingressi. Ancora in calo, rispetto a giovedì, i positivi emersi nel Sannio. Sono 490 secondo quanto riferito dal report quotidiano dellaPprotezione civile. Intanto, continuano le operazioni di testing effettuate dai militari dell'Esercito al Palatedeschi e dal personale dell'Asl in via Mascellaro, che mantengono sempre lo stesso trend quotidiano.

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