Antenna della discordia installata
contro il «no» di sindaco e cittadini

Antenna della discordia installata contro il «no» di sindaco e cittadini
Lunedì 25 Luglio 2022, 08:21 - Ultimo agg. 12:38
3 Minuti di Lettura

Non accenna a scemare la protesta sull'antenna della Wind-Tre in paese. Al secondo tentativo la ditta incaricata ha realizzato l'impianto alla periferia del paese, dopo che una decina di giorni fa alcuni residenti avevano impedito il passaggio agli operai e ai tecnici bloccando l'unica strada di accesso all'area.

In quella occasione si erano registrati anche momenti di tensione, con l'intervento dei carabinieri e della polizia municipale, ma nelle scorse ore l'installazione dell'antenna della discordia è andata in porto. La querelle sull'antenna telefonica, a lungo osteggiata dal Comune e dai residenti di via Baia, era d'altronde arrivata al capolinea già lo scorso novembre.

Dopo mesi di proteste era nato anche il comitato «No Antenna» che aveva dialogato col Consiglio comunale - a mettere la parola fine era stato il Tar, che ha accolto il ricorso della Wind-Tre e ha annullato la delibera n. 2 del 2020, nella parte in cui disponeva di «introdurre un regime di moratoria, bloccando temporaneamente l'autorizzazione di tutti i nuovi impianti, tra cui anche quelli in corso di definizione almeno fino a quando non sarà istituito un tavolo tecnico tra ente locale, gestori e cittadinanza attiva».

Il Tribunale ha dunque dichiarato il ricorso inammissibile, per carenza di interesse e ha condannato il Comune a risarcire all'azienda di telefonia le spese legali per 3mila euro. Tutto comincia quando i residenti dell'area intorno a via Baia esprimono i propri disagi e lanciano una raccolta di firme per scongiurare l'installazione dell'impianto. Dopo le forti e diffuse polemiche, l'amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Di Fruscio avvia un'indagine per verificare il rispetto delle norme nel corso della procedura, fino a quando i carabinieri della locale stazione notificano l'ordine di sospensione dei lavori all'impresa.

In Consiglio il sindaco ribadisce la propria ferma contrarietà dicendo: «Una torre di 35 metri deturperebbe irrimediabilmente il paesaggio e l'armonia creatasi nel tempo tra la natura circostante e l'urbanizzazione sorta intorno al fantastico borgo». L'Assise accoglie dunque le proposte del comitato, sospendendo la sperimentazione di impianti di trasmissione per la telefonia mobile con tecnologia 5G, valutando l'incidenza negativa degli impianti sul valore paesaggistico e ambientale, attuando una moratoria di sospensione di tutte le autorizzazioni di impianti simili e promuovendo un regolamento comunale che disciplini eventuali installazioni. Ora, però, l'antenna è realtà e pare che i residenti della zona debbano abituarsi all'idea di convivere con un ripetitore di importanti dimensioni sulle proprie teste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA