Auto-ariete contro bar: rubate le slot machine

Auto-ariete contro bar: rubate le slot machine
di Alessandra Tommasino
Giovedì 4 Maggio 2017, 08:13
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Teverola - I primi avventori del bar Meeting di Teverola, ieri mattina, si sono ritrovati dinanzi ad un’immagine sconvolgente: un varco di notevoli dimensioni aperto da un’auto spinta a folle velocità contro la saracinesca, totalmente divelta. Pezzi di muro saltati, soffitto e pannelli in buona parte distrutti. A compiere l’opera, per un danno strutturale di almeno cinquemila euro, nella notte fra martedì e mercoledì, intorno alle 2, sono stati balordi che si sono introdotti nel bar della zona Pip sventrando l’ingresso e prelevando due slot machine. La terza slot è stata abbandonata all’esterno dell’esercizio commerciale perché il forte impatto ha destato dal sonno un anziano signore che vive al piano superiore del condominio in cui è collocato il bar. L’uomo, affacciandosi dal terrazzo, ha inveito contro i ladri che si sono immediatamente dati alla fuga e, nel contempo, ha chiamato i carabinieri. 

Sul posto sono giunti i militari della Compagnia di Aversa, agli ordini del tenente Flavio Annunziata che hanno effettuato i rilievi del caso. I ladri erano in quattro e a bordo di due auto. L’operazione è durata pochissimi minuti, un tempo ristretto che viene messo in conto dagli autori di simili azioni: il rumore provocato dall’uso dell’auto come ariete è molto elevato ed è facile che si venga scoperti nel giro di pochi istanti. Appena due settimane fa, al bar Meeting, era già stato perpetrato il tentativo di abbattere la saracinesca con l’auto, ma in quel caso senza successo. In modo sfrontato, i ladri sono ritornati di nuovo sul posto per mettere a segno il furto, sempre ammesso che si tratti dello stesso gruppo. Negli ultimi due mesi, nell’agro aversano, sono diventati numerosi i casi di locali commerciali presi d’assalto dalle auto. Una «moda» che si è diffusa recentemente e che, oltre a quelli arrecati dai soldi o dagli oggetti che vengono prelevati, finisce spesso per provocare ingenti danni economici legati al ripristino delle strutture colpite. Ieri Luigi, il titolare del bar molto frequentato a Teverola, soprattutto dai lavoratori dell’area Pip, è stato costretto a rivolgersi ad una ditta edile per ripristinare l’entrata. Evidente lo sconforto, dinanzi al muro sventrato: «È disarmante ritrovarsi dinanzi ad un’immagine che richiama scenari da Baghdad - afferma Luigi– ed è profondamente ingiusto che chi lavora onestamente debba fare i conti con una criminalità così spietata». Ma fra un caffè e un altro preparato dalla giovane barista Titti, l’amarezza è stata via via smorzata dalla solidarietà di amici e clienti che, in successione, sono passati ieri al bar. 

I locali commerciali presi di mira negli ultimi due mesi dal metodo del furto con spaccata, dal Decò di Carinaro ad uno studio fotografico di Casaluce, sono almeno dieci. Per prevenire atti di questo genere, molti esercizi commerciali hanno realizzato dei paletti in ferro, all’entrata, con l’obiettivo di opporre un deterrente alla nuova tendenza delinquenziale.
 
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