Balle di abiti, vetture e pneumatici: «oasi di veleni» nelle campagne

I rifiuti scoperti dai volontari

Auto abbandonata nelle campagne della Terra dei Fuochi
Auto abbandonata nelle campagne della Terra dei Fuochi
di Antonio Borrelli
Venerdì 14 Luglio 2023, 08:53
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Due oasi dei veleni, entrambe nelle campagne alla prima periferia dei nuclei urbani, che sputano carcasse di auto, guaine e balle pressate di abiti usati. A scoprirle, in due diversi blitz, sono stati i volontari della «Difesa Eco Ambientale», che insieme agli osservatori civici della Campania sono da anni impegnati nelle aree più colpite della Terra dei Fuochi. Il ritrovamento più clamoroso è quello fatto a Capua, dove gli ambientalisti hanno trovato almeno tre carcasse di auto sventrate, bruciate e abbandonate in un'area rurale immersa in rifiuti di vario genere. Uno scenario choc a due passi dalla città che, però, non sarebbe sconosciuto a istituzioni e cittadini. «L'area in questione è a conoscenza di tutti - attaccano, infatti, i volontari - ma pare che ognuno giri la faccia dall'altra parte. Abbiamo segnalato a mezzo pec a chi di dovere il ritrovamento». Poco distante è stata ritrovata un'altra discarica, questa volta composta da cumuli di guaine bituminose abbandonate da ignoti. Ma il prezioso lavoro di monitoraggio della Dea ha toccato anche l'agro caleno. A qualche chilometro di distanza dalla discarica delle carcasse, infatti, a Vitulazio è riemersa un'altra bolla tossica. Questa volta siamo nella frazione Agnena, nei pressi del complesso industriale "ex Montanino", dove in un'area storicamente adibita a smaltimento e combustione illecita di materiali sono comparse dal nulla delle imponenti balle pressate.

Alcune contengono abiti usati in pessimo stato di conservazione (che fa supporre l'abbandono alle intemperie da diversi mesi), altre sono composte da rifiuti vari. Non solo, perché nelle vicinanze sono stati trovati diversi pneumatici abbandonati. «Si tratta di materiali ad alto rischio incendi e con l'avvio della stagione dei roghi tossici i pericoli aumentano», spiegano i volontari della «Difesa Eco Ambientale».

Basti pensare che, secondo il report dell'incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania, al marzo scorso le sanzioni elevate per roghi di rifiuti nell'area compresa tra Napoli e Caserta ammontavano già ad oltre tre milioni di euro, contro 1,3 milioni fatto registrare nello stesso periodo dell'anno precedente.

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Anche per questo motivo gli interventi volontari della Dea costituiscono un contributo fondamentale alle forze dell'ordine per il contrasto agli sversamenti abusivi. Nel 2018, ad esempio, venne scoperto un tappeto tossico sul letto del rio Lanzi, nel territorio di Francolise. Durante il blitz i cittadini trovarono lastre ondulate, canne fumarie e comignoli, tutto in amianto. Al momento del rinvenimento il materiale era danneggiato e ancora immerso nell'acqua. Sconosciuto il periodo utile per contaminare il flusso idrico di un fiume che attraversa l'intero agro caleno per circa 15 chilometri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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