Caserta, il rilancio di Air: «Progetto hub e più assunzioni»

L'intervista ad Anthony Acconcia

Il rilancio di Air
Il rilancio di Air
di Andrea Ferraro
Giovedì 7 Marzo 2024, 08:22 - Ultimo agg. 16:03
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Due mesi fa nel capoluogo è partito il nuovo piano di mobilità del servizio urbano di trasporto pubblico locale dell'Air, di cui lei è amministratore.
Che bilancio traccia?
«Sono più che soddisfatto, la risposta dell'utenza è molto positiva. Certo si può e si deve fare sempre meglio, ma rispetto a due anni fa, quando abbiamo avuto l'affidamento emergenziale da parte della Regione Campania, abbiamo avuto un notevole incremento di biglietti venduti per la linea urbana di Air».

In quale misura?
«Partendo dall'anno zero, il 2022, abbiamo registrato un incremento del 116 per cento. Due anni fa sono stati venduti 145.910 biglietti, l'anno scorso 315.074. E anche il raffronto tra i biglietti venduti a gennaio di quest'anno e gennaio 2023 è positivo. L'aumento è stato del 42 per cento: si è passati da 25.662 a 36.386. E anche per gli abbonamenti i dati sono incoraggianti con un più 230 per cento grazie anche a dei costi convenienti».

Un segnale incoraggiante. Giusto?
«Il risultato è frutto, finalmente, di un'abitudine nel vedere in circolazione gli autobus, che passino o meno in orario. Le rivoluzioni hanno bisogno di tempo, siamo sulla strada giusta».

Come stanno funzionando le nuove linee in città? Ci sono stati correttivi alla luce delle segnalazioni dell'utenza e delle critiche della minoranza consiliare?
«Alcuni correttivi sono stati apportati sulla base delle segnalazioni dell'utenza a dimostrazione che siamo attenti alle esigenze del territorio. Noi possiamo muoverci solo entro la cornice definita, vale a dire gli 800mila chilometri che riguardano le linee urbane di Caserta. Per le linee della fascia collinare, per fare un esempio, siamo intervenuti allungando la fascia oraria alle 21».

E per la scuola? A gennaio ci sono state polemiche, cosa ne pensa?
«Noi abbiamo un piano scuola che funziona e che non è cambiato. Le polemiche sono state strumentali. Abbiamo scritto alle scuole e all'Ufficio scolastico provinciale per verificare se c'era stato qualche problema. Ogni anno, in estate, ci attiviamo per sapere se ci sono modifiche sostanziali in termini di orari, magari ricalibrati per la presenza della settimana corta o per altre ragioni. A Caserta, per la linea urbana, non è cambiato nulla e così nulla è stato modificato».

Quando si procederà con l'installazione delle paline digitali?
«Abbiamo riordinato le fermate e proceduto all'installazione delle paline, quelle basiche, che sono 110. Ultimeremo il lavoro con quelle digitali la cui installazione partirà nelle prossime settimane. Arriveremo a duecento fermate, ottanta in più di quelle previste inizialmente».

E i ritardi?
«Tutto è migliorabile, non siamo ancora come la Svizzera ma stiamo lavorando per garantire la puntualità e l'informazione agli utenti, cosa che sarà possibile con le paline digitali e la strumentazione a bordo degli autobus».

A proposito di autobus sarà ulteriormente potenziato il parco mezzi?
«Sì. La Regione sta facendo investimenti importanti. È stato appena firmato un contratto per 101 nuovi autobus da distribuire in tutte le province in funzione delle esigenze e delle dimensioni dei mezzi»

Una delle recenti polemiche ha riguardato il costo del ticket. C'è chi ha criticato la differenza tra il biglietto cartaceo e quello acquistato con l'App.
«Polemiche infondate. Non c'è differenza salvo che non lo si acquisti a bordo, ma la maggiorazione in questi casi è prevista da una delibera regionale. La differenza è tra biglietto aziendale e quello integrato le cui tariffe sono fissate dal Consorzio unico».

Quali sono le strategie di crescita dell'Air?
«Per la gara in corso di svolgimento abbiamo partecipato a due lotti: il lotto 2 Avellino-Benevento e il lotto 3 che riguarda Caserta. Se dovessimo vincere ci sarà una riorganizzazione sul territorio. Siamo la società regionale più grande. L'Air tre anni fa aveva 300 dipendenti e lavorava su Avellino e Benevento, oggi abbiamo aggiunto il territorio di Caserta e pezzi delle province di Napoli e Salerno. Non è escluso che possa esserci la cessione del ramo di azienda su gomma di Eav ad Air. In tal caso diventeremo una società con 2.200 dipendenti rispetto ai 1.210 attuali. Con gli assessori regionali Marchiello e Cascone ho discusso delle risorse necessarie per gli incentivi all'esodo cosa che ci consentirebbe di procedere con nuove assunzioni e i concorsi avendo esaurito le vecchie graduatorie».

Ultimamente sono stati registrati lanci di sassi contro gli autobus e aggressioni agli autisti. C'è un allarme sicurezza?
«Sono situazioni intollerabili che richiedono interventi urgenti. Da novembre abbiamo subito 7 raid vandalici per fortuna senza registrare feriti, e questo anche grazie all'abilità dei conducenti. Ho chiesto più sorveglianza da parte delle forze dell'ordine soprattutto lungo la tratta Aversa-Mondragone. A volte i sassi vengono lanciati dalle stesse zone. Con la Regione potremo pensare di arrivare a sospendere certe linee».

A che punto è il progetto dell'hub di interscambio nell'ex canapificio?
«Lunedì avrò un incontro con i progettisti per valutare il progetto che prevede nell'area del nuovo terminal spazi destinati ai servizi, alla biglietteria, alle sale d'attesa e per autisti, al sociale e alla cultura con l'apertura di un museo sulla canapa nei locali sotterranei. Si tratta di un progetto da 30 milioni da finanziare con il nuovo Por».

L'Air da lunedì rafforza il servizio di trasporto nell'Agro aversano con ulteriori 4 linee prima gestite da Ctp.
«Si tratta di un rafforzamento importante che arrichisce il servizio di ulteriori corse, fondamentali per gli utenti e gli abitanti dei territori interessati».

Quali sono gli obiettivi per il 2024?
«Migliorare la qualità dei servizi, in città e nelle aree di nostro interesse con nuovi mezzi, dotati di attrezzature all'avanguardia a bordo, e avere maggiore attenzione vero l'utenza».

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