Caserta: alla Provincia è lotta a due per la poltrona di sindaco

La proclamazione dei sedici eletti

Il nuovo Consiglio provinciale di Caserta
Il nuovo Consiglio provinciale di Caserta
di Luisa Conte
Venerdì 15 Dicembre 2023, 08:39
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Marcello De Rosa, Emilio Nuzzo, Giovanni Iovino, Dino Capitelli, Angela Sferragatta, Massimo Russo, Michele Falco, Michele Apicella, Giuseppe Guida, Gaetano Di Monaco, Fabio Schiavo, Antimo Rondello, Giuseppe Caporaso, Marco Cicala, Speranza Belardo e Giuseppe Mariniello. Un applauso scrosciante ha accolto la proclamazione dei sedici neo eletti consiglieri provinciali avvenuta ieri, alle 13.30, nella sala consiliare della Provincia. Una sala affollata, dove si respirava area frizzante, quasi fosse una grande festa. Ma i pasticcini arriveranno il prossimo 23 dicembre quando, su richiesta dello stesso presidente Giorgio Magliocca, «gli eletti dovranno portare qualcosa per festeggiare». Sì, perché proprio la mattina dell'antivigilia di Natale sarà celebrato il primo consiglio provinciale per «convalidare gli eletti rispetto a incompatibilità ed eleggibilità e, poi, ci sono una serie di delibere da approvare che seguono l'attività amministrativa precedente». Così, dal faceto al serio, il presidente della Provincia di Caserta ha dato appuntamento ai consiglieri per entrare nel vivo dei lavori della macchina amministrativa.

E, rimanendo in aria di festa, solo tre giorni prima il 20 dicembre gli eletti della lista Provincia al Centro e, molto probabilmente, anche quelli di Caserta al Centro, incontreranno gli elettori per gli auguri.

Non è escluso che anche Magliocca partecipi all'evento. Di certo è stato alla cena tenutasi l'altra sera in un locale al Belvedere di Caserta insieme con esponenti e referenti della lista capeggiata da Giovanni Zannini. Una cena per festeggiare, certo, ma anche per individuare alcune questioni importanti per la definizione del consiglio provinciale. La scelta del vicepresidente e gli incarichi da affidare non è cosa da prendere alla leggera: c'è bisogno di quel lavoro necessario ad evitare immediate fratture e litigi che renderebbero inutili gli sforzi fatti fino ad ora per andare alle urne uniti e compatti.

Sì, perché se è vero che due anni fa fu scelta la regola per cui la vicepresidenza e le deleghe toccavano a chi aveva totalizzato più voti ponderati, adesso le cose potrebbero cambiare e per decidere i criteri con i quali affidare gli incarichi sarà necessario, pare, una riunione ad hoc alla quale dovranno sedere tutti gli esponenti della maggioranza. Una riunione, questa, che dovrebbe tenersi subito dopo il periodo festivo, quindi agli inizi di gennaio e precisamente dopo l'Epifania che tutte le feste porta via, come recita il vecchio detto. La scelta dovrà essere condivisa, certo, ma ad avere più forza decisionale sarà il gruppo zanniniano "La Provincia al Centro".

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I numeri parlano chiaro: 8 è maggiore di 2, e questo è un fatto. Ma anche in quegli 8 qualche differenza c'è e, pare, non essere solo una questione di numeri. Ecco allora qualche paletto da infilare qua e là per definire le scelte. Non solo si dovrà, infatti, decidere se optare in base alle preferenze elettorali o a quelle del gruppo (praticamente si potrebbe decidere di non tener conto della somma dei voti ponderati ma di considerare le singole preferenze o individuare nel gruppo i nomi "apprezzati" dai più), ma anche a chi tocca cosa tra deleghe e commissioni. E qui il primo aut aut: al vicepresidente nessuna delega, solo una nomina di rappresentanza senza alcuna possibilità di manovra operativa. Ovviamente questo ruolo non potrà cadere nel gruppo di Caserta al Centro, che è di fatto emanazione del presidente. 

Alla luce di ciò la nomina di De Rosa alla carica di vicepresidente non appare più così certa e si fa spazio, secondo un ragionamento nato proprio dai criteri appena indicati, la possibilità che a sedere alla destra di Magliocca possa essere il collega di San Felice a Cancello Nuzzo, il più votato in termini di singoli voti. Nuzzo, tra l'altro, è stato proprio l'uomo di punta del consigliere regionale Zannini, ma ha dovuto fare i conti con la "forza" del sindaco di Casapesenna, che ha potuto contare anche sulla maggioranza di Caserta, che non ha votato il consigliere comunale del Pd ma ha optato per una scelta diversa. Lo stesso De Rosa già due anni aveva chiesto con insistenza la "poltrona" di vicepresidente che poi era finita nelle mani di Pasquale Crisci prima e Olga Diana poi. Si profila, dunque, uno scontro De Rosa-Nuzzo per la carica di numero due, e a uno di loro andrà comunque una delega importante. Anche il terzo eletto, Iovino in quota Azione, quasi sicuramente otterrà un incarico di prestigio. 

 

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