Caserta, bilancio comunale di svolta:
entro l'anno 40 assunzioni

Caserta, bilancio comunale di svolta: entro l'anno 40 assunzioni
di Luisa Conte
Sabato 16 Aprile 2022, 08:35 - Ultimo agg. 08:36
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Interventi su edilizia scolastica, impianti sportivi, rigenerazione del tessuto urbano, manutenzioni straordinarie e assunzioni di nuovo personale al Comune. Si basa su questi elementi lo schema del bilancio di previsione del 2022 e quello triennale 2022/2024 approvato dalla giunta comunale di Caserta. Con 91 milioni di spese correnti e 112 milioni di spese in conto capitale, ovvero per acquistare, mantenere o migliorare gli immobili comunali, quello varato dalla squadra del sindaco Marino è «un bilancio di previsione con numeri significativi - spiega l'assessora alla Programmazione finanziaria ed Entrate comunali Gerardina Martino - e grazie ai fondi del Pnrr prevediamo interventi mirati per una Caserta pronta al rilancio economico e sociale dopo gli ultimi anni di sofferenza».

L'amministrazione comunale intende continuare sulla scia degli ultimi anni, facendo anche i conti con il dissesto che ha bloccato gli investimenti. «È un bilancio di previsione importante continua la Martino che non soltanto ci permette di completare quanto realizzato nella prima Amministrazione del sindaco Carlo Marino ma guarda al futuro, ad una Caserta del post-Covid nella quale adattare l'attuale modello economico-sociale e della tecnostruttura verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, con attività e programmi volti alla riprogettazione della città e del suo tessuto urbano, ottimizzando le risorse in arrivo dall'Europa, con particolare riferimento a quelle del Pnrr». Sono tante le sfide che attendono il Comune di Caserta, con molti progetti in cantiere. «Il documento servirà a prepararci al meglio aggiunge l'assessora agli impegni che ci attendono nei prossimi anni: la transizione ecologica, la transizione digitale, la coesione sociale, in linea con quanto previsto proprio dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e da Agenda Onu 2030». Per l'assessora si tratta di un bilancio solido, tanto che riuscirà a sostenere l'assunzione di altri dipendenti comunali secondo un piano occupazionale che ha ricevuto anche l'autorizzazione ministeriale. Al Comune di Caserta, infatti, si conta una carenza del personale pari al 50% del fabbisogno e secondo le previsioni, nei prossimi tre anni questo gap dovrebbe essere annullato.
«Saranno circa 40 le persone che saranno assunte nell'anno in corso.

Nel bilancio di previsione sono previsti i fondi necessari per queste ulteriori spese oltre al caro bollette continua la Martino, che si dice soddisfatta del lavoro fatto La politica prudenziale adottata lo scorso anno ci ha ripagati, e questo documento finanziario non è affatto fragile come si potrebbe prevedere per un Comune in dissesto, è invece equilibrato». Il bilancio di previsione è stato approvato dalla giunta il 14 aprile e tutta la documentazione sarà visionata dagli addetti ai lavori che potranno presentare emendamenti entro 20 giorni dalla pubblicazione. A questo punto sarà discusso in consiglio comunale dove saranno presentati anche il rendiconto finanziario sul quale sta lavorando l'assessora Martino e la manovra tributaria.

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Tra le entrate principali che il Comune ha stimato ci sono quelle relative all'incasso dell'Imu con 18.500.000 di euro, 8.200.000 di euro dall'addizionale Irpef e 21.410.784 dalla Tassa sui rifiuti-Tari. «Abbiamo storicizzato tutte le entrate. Questi non sono solo numeri. Il documento unico di programmazione punta sulla qualità dei servizi, su un piano occupazionale necessario per garantire la funzionalità e l'efficienza della macchina comunale che prevede anche la digitalizzazione, su lavori pubblici per 120 milioni di euro, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, e su importanti progettualità che sono in linea con le richieste governative e puntano su un'economia circolare e sulla sostenibilità per una ripresa che deve partire dal basso. Il Comune conclude l'assessora che è stato il luogo di maggiore crisi durante la pandemia deve essere ora il luogo della ripresa, non ci lasceremo sfuggire nessuna occasione».
 

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