Caserta, siglata da 3 comuni la carta etica contro la discriminazione di genere per favorire lo sport

L'iniziativa è stata promossa dal Soroptimist di Caserta

L'incontro
L'incontro
di Daniela Volpecina
Sabato 23 Marzo 2024, 08:30 - Ultimo agg. 13:16
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Il divario e la discriminazione di genere in ambito sportivo sono ancora una realtà pervasiva. Lo dicono i dati Istat, lo confermano gli addetti ai lavori. Per dire stop a ogni forma di disuguaglianza, i sindaci di Caserta, Casagiove e San Nicola la Strada, rispettivamente Carlo Marino, Giuseppe Vozza e Vito Marotta, hanno sottoscritto ieri, in Confindustria, la “Carta etica dello sport femminile” che impegna le amministrazioni ad adottare e sviluppare politiche e azioni di valorizzazione della pratica sportiva. L'occasione è stata fornita dall'evento di presentazione del progetto nazionale “Donne&Sport”, promosso dal Soroptimist International d'Italia in collaborazione con Assist, associazione nazionale atlete, che ha elaborato la Carta, la sezione provinciale del Coni e il Panathlon Club Caserta “Terra di Lavoro”.

Un progetto che si propone di accendere i riflettori sul divario che ancora esiste, affrontando temi legati alla gender equality, alla parità di trattamento di uomini e donne, al contrasto degli stereotipi e delle discriminazioni sia in ambito professionistico che amatoriale, agli aspetti legati alla prevenzione della violenza con un approccio inclusivo che consideri anche la disabilità. Ha introdotto i lavori, Lidia Luberto, presidente del Soroptimist di Caserta.

«La nostra volontà è realizzare una città a misura di donna - ha dichiarato Marino e attraverso questa Carta intendiamo contribuire alla costruzione di una nuova narrazione non solo a Caserta ma in tutto il Paese». «L'impegno del Soroptimist ha spiegato la presidente nazionale Adriana Macchi fin dal 1921 è quello di far sì che il potenziale delle donne sia riconosciuto.

Se si considera che su 48 federazioni sportive in Italia soltanto due sono guidate da donne, significa che siamo ancora troppo indietro e c'è ancora tanto da fare. Ringrazio i sindaci per la sensibilità mostrata e spero che sarete al nostro fianco in questo percorso che intendiamo percorrere nei prossimi due anni.

La Carta è soltanto uno degli strumenti che metteremo in campo per tentare di raggiungere gli obiettivi sulla parità di genere dettati dal Consiglio europeo». Al delegato provinciale del Coni, Michele De Simone, il compito di illustrare il lungo elenco di atlete iscritte nelle società casertane che hanno raggiunto traguardi significativi nelle varie discipline. «Il ruolo delle donne nello sport ha precisato è cresciuto in modo significativo negli ultimi 30 anni. Un dato su tutti, quello delle prossime olimpiadi di Parigi per le quali si sono classificati fino ad oggi 208 atleti, di cui 102 uomini e 106 donne che, sono certo, raggiungeranno traguardi importanti».

Il presidente della sezione turismo di Confindustria Caserta, Giovanni Bo, ha letto alla platea una lettera inviata dalla presidente del gruppo tecnico sport e grandi eventi di Confindustria nazionale, Lorraine Berton. «Un Paese che riconosce lo sport femminile è scritto è pronto a crescere in modo sostenibile. La sfida straordinaria da vincere, tutti insieme, è quella delle olimpiadi di Milano-Cortina 2026, che dovrebbe essere quella più paritaria e più equilibrata in merito alla presenza femminile. Serve un'alleanza tra istituzioni, imprese e mondo dello sport per compiere uno slalom gigante tra giudizi e pregiudizi».

Il presidente del Panathlon di Caserta, Giuliano Petrungaro, ha introdotto due atlete casertane distintesi nel panorama nazionale e internazionale, Barbara Zagarella allenatrice del "La Verdiana", e Alessandra Vitale, campionessa di sitting volley. «Ho iniziato a praticare ginnastica ritmica all'età di sei anni racconta Zagarella e a 22, insieme a una collega, ho deciso di avviare una società sportiva che oggi conta circa 330 atlete. Ho dedicato e continuo a dedicare tutta la mia esistenza allo sport perché penso che i valori che veicola la disciplina sportiva vadano ad alimentare un bagaglio che ti aiuta ad affrontare meglio la vita e i suoi ostacoli».

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Un palmares ricco di titoli e medaglie quello dell'atleta paralimpica Vitale che vanta anche una partecipazione alle paralimpiadi di Tokyo come capitano della nazionale italiana e che oggi è vice presidente del comitato paralimpico della regione Campania. «Ero una pallavolista dice - poi una malattia mi ha portato via una gamba. Mi sono sentita persa, avevo due bambini molto piccoli e tante difficoltà da affrontare ma lo sport mi ha salvato come persona. Prima il nuoto, poi il sitting volley. È come se avessi avuto due vite. E non perdo occasione per raccontare la sfida che ho intrapreso agli studenti che incontro nelle scuole». In sala anche l'ex campione di pugilato Angelo Musone.

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