Caserta, Macrico verde:
​politici a caccia di una vetrina

Caserta, Macrico verde: politici a caccia di una vetrina
di Nadia Verdile
Venerdì 3 Giugno 2022, 10:58
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Il Macrico, la Fondazione, le voci della politica. «La nascita della Fondazione Casa fratelli tutti è un passo in avanti molto importante. È la prova che quando le cose si vogliono fare, si fanno. La Provincia si candida ad essere una delle protagoniste del percorso immaginato». Sono queste le parole del presidente Giorgio Magliocca, all'indomani della nascita della fondazione che gestirà il Macrico. «In uno dei suoi primi incontri pubblici dice Antonello Velardi, sindaco di Marcianise il vescovo Pietro Lagnese citò Siracide: nella città che egli ama mi ha fatto abitare. Ecco, la nascita della Fondazione è l'avvio della nuova città che lui ama, che noi amiamo, è il suo sogno che ci farà abitare. Un passo dentro il presente, un altro dentro il futuro». È un coro di condivisioni e plausi per un progetto che cambierà le sorti non solo del capoluogo ma dell'intero territorio.

«Saluto la costituzione della Fondazione aggiunge il primo cittadino di Casagiove, Giuseppe Vozza come un importante passo in avanti nella realizzazione del nostro sogno di riqualificazione dell'area ex Macrico.

Sono certo che la competenza e la professionalità dei componenti porterà, in tempi brevi, bellissimi frutti. Un grazie al vescovo Lagnese per il coraggio, la tenacia e la decisione con cui promuove il progetto». Straordinariamente colpita si dice Camilla Sgambato, presidente Pd Caserta e membro della direzione nazionale, che aggiunge: «La scelta della Chiesa casertana, l'impegno, il Manifesto del vescovo Lagnese e la nascita della Fondazione sono segni importantissimi di un cambiamento iniziato e in corso che ci riempie di gioia e ci fa capire che ormai sono alle spalle le paure per ogni tentativo di speculazione. La forza di questa volontà e l'appassionato impegno delle associazioni che per anni si sono battute per scongiurare pericoli sono una testimonianza bellissima di fare e guardare insieme al futuro per il bene della collettività. L'alto profilo del comitato scientifico ne è un'ulteriore testimonianza». Dalla città arrivano i plausi della politica locale.

Fondazione Casa fratelli tutti: crescita nel nome della pace

«Autorevole, rappresentativa e di prospettiva dice Pio Del Gaudio, consigliere di minoranza questa la sintesi della costituita Fondazione. Il vescovo Lagnese in pochi mesi ha richiamato la città alle proprie responsabilità. Dobbiamo ringraziarlo infinitamente. Adesso tocca alle istituzioni tutte battere un colpo. Partecipare direttamente alla Fondazione o costituire tavoli di lavoro paralleli credo che sia, come da me proposto in Consiglio, un nostro dovere in quanto rappresentanti diretti del popolo ma soprattutto attori protagonisti del redigendo Puc che dovrà recepire le volontà della fondazione e della curia. Ora senza alibi e soprattutto senza protagonismi inutili tutti devono lavorare insieme. Dobbiamo farlo in fretta».

Sempre dalla minoranza arrivano gli apprezzamenti di Giovine, Vignola e Giaquinto. «Siamo contentissimi dice Raffaele Giovine di Caserta decide che dopo il manifesto del vescovo, sia nata la Fondazione. Parliamo di una fondazione di partecipazione e quindi di uno strumento di governance aperto statutariamente alla partecipazione della società civile, come di fatto sta già avvenendo nel percorso condiviso tra Istituto ed associazioni. Uno strumento innovativo che la nostra terra ha già sperimentato per Carditello. È un ottimo segnale l'apertura del Comitato scientifico alle menti che in questi anni hanno contribuito a difendere il polmone verde e a sognarlo insieme, penso a Stefania Caiazzo, a Maria Carmela Caiola, a Virginia Crovella, a suor Rita Giaretta, a Nicola Melone e a Gianfranco Tozza. Volti che parlano di questa storia di comunità».

Gli fa eco Romolo Vignola di Io firmo: «Sono senz'altro favorevole all'iniziativa del vescovo e alla istituzione della Fondazione composta da personalità autorevoli e competenti con il coinvolgimento del terzo settore e delle associazioni che insieme alla chiesa hanno fortemente inciso ad accelerare il processo di riapertura del Macrico. Insieme al consigliere Fusco abbiamo presentato un'interrogazione ed una mozione per conoscere i reali programmi dell'amministrazione sul tema ma purtroppo le risposte sono ancora vaghe e generiche. Che sia questo un ulteriore stimolo».

E Danilo Giaquinto di Speranza per Caserta sottolinea: «La costituzione della Fondazione è un'ottima notizia per Caserta e per i casertani. Di questo ringraziamo il vescovo Lagnese; è certamente un punto di partenza per realizzare il progetto che vede, da un lato, tutta la cittadinanza, le associazioni e la stessa diocesi schierate per la trasformazione dell'ex Macrico in un parco verde inedificabile, a disposizione della collettività, e dall'altro l'amministrazione comunale che ancora si sottrae alle sue responsabilità».
 

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