Multe, il caso cartelle: «Avvisi mai ricevuti»

Cittadini in fila negli uffici dei vigili

Il comandante Piricelli
Il comandante Piricelli
di Roberto Della Rocca
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 09:33 - Ultimo agg. 16:25
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È l'attività di riscossione messa in atto da Publiservizi a complicare il carico di lavoro della Polizia municipale. Ieri pomeriggio, un quarto d'ora dopo l'apertura dell'ufficio "Ruoli" al Comando, in zona ex Saint Gobain, erano già sei le persone in fila al primo piano dell'immobile, tutti con il numero rilasciato all'accettazione e tutti con in mano gli incartamenti ricevuti da Publiservizi. I più fortunati dotati anche della prova che la richiesta del concessionario è già stata esaudita.

Da settimane Publiservizi sta spedendo ai casertani richieste di pagamenti per multe e tributi risalenti anche al 2016. Una situazione che, per quanto riguarda le contravvenzioni al Codice della Strada, ha scaricato sugli uffici della Polizia municipale il compito di assolvere alle richieste di chiarimenti, fornendo gli incartamenti e le ricevute di notifica degli avvisi. Proprio la verifica della consegna della multa è l'obiettivo degli utenti in fila. Un uomo racconta della multa inviata al figlio che risiede a Roma, 166 euro diventati 342 euro per otto trimestri di mancato pagamento, e che si dice certo di non aver mai ricevuto l'avviso. Una donna è pronta a esibire un pagamento effettuato ma nuovamente richiesto dal concessionario.

Paradossale quanto racconta un amministratore di condominio che ha ricevuto quella che definisce una "cartella pazza": una multa per un errore nel conferimento dei rifiuti che sarebbe dovuta essere contestata al condominio che amministrava e da cui, peraltro, si era già dimesso dall'incarico. Il tempo passa e la fila aumenta: sono cinquanta, alla fine, i posti "disponibili" per accontentare le richieste.

«Oltre il numero 50 cerchiamo comunque di rispondere alle domande degli utenti senza cacciare via nessuno» spiega il comandante Antonio Piricelli che, per fronteggiare le richieste di accesso agli atti, ha aggiunto un nuovo giorno di apertura dell'ufficio, il martedì dalle 14 alle 16.30, oltre ai ricevimenti già previsti del mercoledì e giovedì (dalle 8.30 alle 10.30). Un numero preciso delle contestazioni inviate da Publiservizi non c'è ma si può parlare di migliaia di multe, finora, da recuperare in archivio. Nonostante tutto il lavoro da fare il comandante si dice ottimista confermando, nella pratica e nelle parole, la linea dura è attestata dalle 180 auto rimosse con il carrogru dal 16 gennaio. «La pressione è tanta - continua - ma riusciamo a rispondere sia alle esigenze di ufficio sia a quella, prioritaria, di garantire maggiore presenza sul territorio. Oltre alla presenza di agenti nel centro storico abbiamo esteso verifiche e pattugliamenti anche in altre zone, come in via Acquaviva e nelle borgate di Briano, Sala e San Leucio e continueremo con gli "Action day" già attuati nelle scorse settimane».

Linea, quella di Piricelli, che si annuncia dura anche nei rapporti con K-City (ieri ritinteggiate le strisce blu e gialle in via Sauro), il concessionario della sosta a pagamento e della nuova mobilità cittadina. Cuore del problema, anche in questo caso, sono le multe, quelle emesse dagli ausiliari della sosta che, nei primi giorni di applicazione dei decreti sindacali, come segnalato dai consiglieri e da molti automobilisti, hanno sanzionato diverse auto non ricadenti nelle fattispecie indicate dall'amministrazione. Come confermato dal comandante non ci saranno provvedimenti di ritiro in autotutela da parte del Comune e gli eventuali errori dovranno essere riconosciuti dalla Prefettura tramite ricorso degli utenti. «Ho avuto modo di chiarire con il responsabile della società che è impensabile credere che l'Ente pagherà eventuali errori del concessionario. Ho indicato chiaramente agli ausiliari - spiega Piricelli - quali sono le sanzioni che possono elevare e anticipato che, in caso di ricorsi e contestazioni legali, revocherò i decreti che concedono i poteri ai lavoratori».

I temi della sosta e della mobilità, oltre che dei rapporti con il nuovo concessionario, restano al centro anche del confronto politico cittadino. Il comandante ha ricevuto la richiesta dai consiglieri comunali Fabio Schiavo e Donato Aspromonte di spiegare le incongruenze nei decreti sindacali segnalate, sia in Seconda Commissione "Lavori Pubblici" sia in quella di "Controllo atti di bilancio". I gruppi di centrodestra non sono, infine, intenzionati ad alleggerire la pressione sul vicesindaco Emiliano Casale e continueranno a chiedere la documentazione che attribuisce a K-City 18 mesi di tempo per l'attivazione dei servizi di cui proprio il delegato alla Mobilità aveva discusso nel consiglio monotematico del 18 gennaio.
 

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