Caserta: piscina comunale, dopo lo sfratto la delibera per darla in gestione

Provvedimento dopo la sentenza del Tar Campania, che ha respinto il ricorso della società affidataria

La piscina comunale
La piscina comunale
di Mariamichela Formisano
Venerdì 24 Febbraio 2023, 10:08 - Ultimo agg. 10:09
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Si accelerano le procedure per restituire la piscina comunale di corso Giannone alla città, dopo sette anni di carte bollate e tribunali. E così ieri la giunta comunale ha approvato una delibera di indirizzo per la concessione della gestione della piscina «F. Dennerlein» demandando al dirigente del settore Patrimonio Luigi Vitelli gli atti necessari per l'affidamento immediato della gestione in concessione della piscina comunale e per il ripristino della piena funzionalità dell'impianto.

Un provvedimento che giunge dopo l'ultima sentenza del Tar Campania, datata 14 febbraio scorso, con la quale è stato respinto il ricorso della società affidataria, l'Associazione sportiva dilettantistica (Asd) Assonuoto club Caserta, contro la revoca del contratto di gestione e la successiva ordinanza di sgombero predisposta dalla polizia municipale di Caserta. Un pronunciamento, l'ultimo del Tar, in linea con tutti quelli che la giustizia amministrativa ha prodotto dal 2016 ad oggi. Un punto e a capo, quindi, che resetta una situazione di criticità nata a marzo del 2016 quando un dirigente del Comune di Caserta emise un provvedimento di revoca dell'affidamento alla Assonuoto per inadempienze contrattuali nei pagamenti.

E già nell'ottobre del 2016 il Tar Campania respinse per la prima volta il ricorso dell'associazione sportiva, confermando la revoca. In quella fase, l'amministrazione comunale tentò anche a più riprese di predisporre un piano di rientro che consentisse all'Assonuoto di regolarizzare gradualmente la propria posizione debitoria. Ma il tentativo risultò vano tant'è che la società continuò a non versare i canoni dovuti. Una posizione debitoria nei confronti dell'amministrazione comunale che ad oggi ammonterebbe a circa duecentomila euro. Nel frattempo l'iter giudiziario ha seguito il suo corso e la giustizia amministrativa non ha mancato di dare ragione al Comune in ogni occasione, confermando la legittimità della revoca. Fino all'ultimo atto, quello del 14 febbraio scorso quando il Tar Campania si è pronunciato indicando nel 28 febbraio prossimo la data in cui la società sportiva presieduta da Ida Rossi dovrà lasciare definitivamente l'impianto, condannando la società sportiva anche al pagamento delle spese legali.

«Siamo giunti, dopo un percorso durato anni ha spiegato in una nota l'assessora al Patrimonio, Annamaria Sadutto alla conclusione di una vicenda complessa, che ha visto il concessionario utilizzare la struttura senza rispettare il contratto né i piani di rientro del debito proposti dall'amministrazione. Lo sport è fondamentale per la nostra città, soprattutto per i più giovani e, a seguito della pronuncia da parte del Tar e dopo l'ordinanza di sgombero della polizia municipale, ci siamo immediatamente attivati e in soli otto giorni abbiamo messo in atto tutte le procedure per riattivare al più presto i servizi della piscina comunale».

E nei giorni scorsi la discussione del caso piscina comunale in consiglio comunale era stata protocollata dal consigliere di minoranza Maurizio Del Rosso che segnalava la necessità di intervento da parte dell'amministrazione Marino per sventare il rischio deterioramento della struttura una volta interrotta la manutenzione ordinaria pur sempre garantita dall'affidatario attuale. Un rischio che resta, tant'è che oggi Del Rosso commenta: «Bene le linee di indirizzo per la concessione della gestione della piscina, ma il problema resta invariato. La piscina rimarrà chiusa per diversi mesi in attesa del nuovo aggiudicatario. Mi aspettavo anche un provvedimento tampone così da garantire la continuità del servizio». Intanto la delibera approvata ieri dalla giunta ha tracciato le linee guida del prossimo bando di concessione dell'impianto, che sarà aperto a tutti gli operatori economici del settore incluse le associazioni sportive dilettantistiche, chiamate ad occuparsi della piscina comunale di corso Giannone per i prossimi nove anni.
 

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