Caserta, nuovo stadio «Pinto»
via alla gara da 51 milioni

Caserta, nuovo stadio «Pinto» via alla gara da 51 milioni
di Domenico Marotta
Giovedì 28 Aprile 2022, 07:23
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Via alla gara d'appalto per la demolizione e ricostruzione dello stadio Pinto. Il tanto atteso bando è stato pubblicato ieri ed è disponibile per la consultazione all'Albo pretorio del Comune di Caserta oltre che sulla Gazzetta ufficiale europea. Tempo per presentare le offerte fino alle ore 12 del prossimo 9 giugno. Si completa così il lungo percorso amministrativo cominciato oltre due anni fa con la presentazione del progetto preliminare. Giuseppe D'Agostino, presidente della Casertana e il suo socio Antonio Ciuffarella sottoposero all'amministrazione comunale l'ambizioso progetto da 51 milioni che prevede la demolizione del vetusto Pinto e la sua completa ricostruzione.

Un'idea avveniristica, ispirata al modello degli stadi inglesi, realizzata finora in Italia solo in poche città, tra cui Torino ed ora a portata di mano anche per Caserta, primo capoluogo del sud così vicino a realizzare un progetto di impiantistica sportiva di tale portata.

Nei disegni di D'Agostino e Ciuffarella il nuovo Pinto sarà un polo per il calcio, ma anche un centro d'aggregazione sociale ed economica per la città. Dodicimila posti a sedere, tutti coperti, quattro settori, un centro commerciale su tre lati e l'idea innovativa della piazza sopraelevata da cui si accede alle tribune, aperta tutta la settimana.

Il progetto ha raccolto l'approvazione del Consiglio comunale, prima, poi di due accurate Conferenze dei servizi. A partire da ottobre l'intenso lavoro degli uffici comunali per elaborare un bando di gara oggettivamente corposo e complesso: centinaia di pagine che tracciano il campo su cui si svolgerà la gara alla migliore offerta.

Il progetto è quello proposto da D'Agostino e Ciuffarella. La gara però, è aperta ad un'ampia platea di possibili operatori economici. I requisiti richiesti sono di alto profilo, la qualità, la quantità e la rilevanza economica delle garanzie da presentare al Comune è tale da limitare la partecipazione al bando solo a soggetti di assoluta affidabilità finanziaria. Tra i requisiti richiesti ai potenziali offerenti, anche l'aver gestito impianti sportivi e aver fatto parte della Figc o di federazioni riconosciute dall'Uefa negli ultimi cinque anni. Nel caso in cui l'offerta di un terzo soggetto dovesse essere valutata migliore di quella dei proponenti, a favore di D'Agostino e Ciuffarella resterebbe il diritto di prelazione da esercitarsi nel termine di quindici giorni.
Ai due imprenditori basterà pareggiare i termini di quell'offerta per aggiudicarsi la gara. Le offerte saranno valutate dalla commissione sulla base di specifici criteri tecnici ed economici. Una parte importante del punteggio è garantita dalla progetto sportivo, l'altra dal canone d'uso annuo che l'offerente si proporrà di versare al Comune.

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L'investimento dell'aggiudicatario. Il 30 per cento, secondo il piano economico finanziario, sarà carico dei proponenti stessi. Il restante 70 percento, circa 35 milioni di euro dovrà essere finanziato attraverso l'emissione di titoli obbligazionari. Agli investitori che sottoscriveranno i bond, i soldi verranno restituiti in quindici anni, attingendo dai ricavi dello stadio stimati in circa quattro milioni di euro l'anno. Soldi da guadagnare attraverso l'impiego delle strutture commerciali dello stadio, dei due piani di parcheggio interrato sotto la nuova tribuna e con l'organizzazione di eventi all'interno della struttura.
Costi finanziari per il Comune zero: anzi le casse di Palazzo Castropignano, secondo il progetto, trarranno beneficio dalla realizzazione dello stadio. Dal canone di concessione annuo che gli aggiudicatari dovranno versare, al risparmio sugli attuali costi di utenze e manutenzione stimabili in circa 200mila euro annui fino agli introiti provenienti da Imu e Tari. Infine, la proprietà di un impianto di assoluto valore: in cambio il Comune assicurerà all'aggiudicatario la concessione in uso esclusivo ed il diritto di superficie sullo stadio per novant'anni.

Come detto il bando di gara scadrà il nove giugno ma per celebrare l'apertura del cantiere servirà ancora qualche mese. Il termine per la valutazione delle offerte non è ancora stato stabilito. Una volta individuato l'aggiudicatario bisognerà procedere alla stipula del contratto di concessione e ancora alla valutazione del progetto esecutivo che il vincitore della gara avrà 90 giorni per predisporre. Ancora bisognerà attendere i tempi tecnici. Però, la pubblicazione del bando rappresenta una pietra miliare .
 

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