Il ticket sosta a Caserta ora si paga anche con app Telepass: da risolvere il nodo stalli

La prima commissione chiede Consiglio sul project di K-City

Uno stallo davanti a una discesa per disabili e carrozzine
Uno stallo davanti a una discesa per disabili e carrozzine
di Roberto Della Rocca
Venerdì 22 Dicembre 2023, 08:57 - Ultimo agg. 19:19
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Il tema della sosta in città continua ad essere fonte di polemiche mentre si aggiunge un nuovo tassello al completamento dei servizi da introdurre nel capoluogo tramite gli accordi stretti tra l'amministrazione e il gestore della mobilità, K-City. L'ultima novità è stata resa nota dalla società Telepass che ha annunciato l'attivazione del pagamento del ticket per la sosta tramite la rete telematica aziendale. La partenza del servizio di pagamento era prevista nel mese di ottobre, all'arrivo di K-City in città ma problemi tecnici e burocratici hanno rinviato l'attivazione. Tramite la rete Telepass non sarà necessario cercare i parcometri ma si potranno pagare gli effettivi minuti di sosta tramite l'app Telepass che, attiva sugli smartphone, avviserà anche della scadenza del tempo previsto di parcheggio.

«Con l'avvio del servizio Strisce blu a Caserta, diventa più semplice ed economico parcheggiare in città, con un vantaggio sia per le persone che per la mobilità urbana - ha dichiarato Aldo Agostinelli, chief consumer and marketing officer di Telepass -.

Grazie alla proficua collaborazione con K-City, la città si aggiunge alle oltre 280 località su tutto il territorio italiano dove il servizio è già attivo. Nello scenario attuale, la sfida di Telepass è offrire una rete di servizi che diano alle persone la possibilità di muoversi in libertà, in modo integrato, sicuro e sostenibile».

L'attivazione segna un ulteriore passo in avanti nel perfezionamento degli accordi tra Palazzo Castropignano e K-City anche se nelle prossime settimane si dovrà lavorare per limare quanto finora realizzato. Anche la politica continua ad interrogarsi sulla bontà del project financing approvato dall'amministrazione comunale e la scorsa settimana la prima commissione Affari Generali ha nuovamente presentato alla presidenza del Consiglio una richiesta di chiarimento circa la convocazione di un Consiglio dedicato al tema presentata dai gruppi di centrodestra e mai presa in considerazione. I problemi restano tanti, come quelli dell'organizzazione degli stalli della sosta e di quelli per i mezzi del trasporto pubblico locale e che ne minano la funzionalità.

Un esempio è lo stallo per le auto dei diversabili realizzato alla fine di via Gemito. L'auto autorizzata può parcheggiare ma ostruisce l'accesso alla discesa dal marciapiede, realizzata per i portatori di handicap, nell'ambito dei recenti lavori disposti dal Comune per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Un controsenso che si verifica anche in altre zone della città e che coinvolge anche l'Air Campania, la ditta che si occupa del trasporto pubblico locale. Numerose fermate degli autobus non sono segnalate dalla segnaletica orizzontale e, in mancanza di strisce gialle, il parcheggio selvaggio delle auto impedisce la corretta fruizione del servizio da parte degli utenti.

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Un caso è diventata la fermata prevista da Air Campania in via Salvo D'Acquisto, nei pressi della rotonda che incanala i flussi automobilistici su via Ruta e via Laviano. Oltre a non essere segnalata, ogni fermata da parte dei bus, è destinata a bloccare la circolazione delle auto aumentando il traffico. Un esempio resta anche quello di via Unità Italiana dove, di fronte la sede dell'Asl Campania, la fermata, in questo caso segnalata con le strisce gialle regolamentari, viene utilizzata dalle auto per la sosta. Sul tema dei parcheggi, infine, torna a farsi sentire anche il consigliere comunale Raffaele Giovine di Caserta Decide che, nel tentativo di fare chiarezza sulle difficoltà riscontrate nella riapertura del parcheggio Pollio, ha presentato un esposto all'Anac. «È evidente che ormai si sta realizzando il gioco delle tre carte sulla Pollio. Il parcheggio non riapre a sette mesi dall'aggiudicazione, per un'evidente incapacità tecnico-economica di chi ha pensato il progetto di finanza. Ho segnalato la vicenda all'Anac. Qualcuno si prenda la responsabilità di quanto accade» conclude Giovine che auspica una riapertura affidata ai dipendenti dell'ente o alle società appaltanti. 

 

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