Migranti, i sette contagi non fermano
i braccianti al lavoro nelle campagne

Migranti, i sette contagi non fermano i braccianti al lavoro nelle campagne
di Fabio Mencocco
Mercoledì 29 Luglio 2020, 08:34 - Ultimo agg. 08:49
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A Villa Literno i migranti continuano a lavorare nelle campagne: la raccolta dei pomodori, vero e proprio oro rosso del territorio, non rallenta. Nemmeno l'allarme Covid, scattato dopo la scoperta di sette positivi in un centro per richiedenti asilo di via delle Dune, ha frenato la presenza della manodopera straniera. Anzi, in piena emergenza Covid, proprio gli agricoltori si interrogavano su come poter portare avanti il lavoro nei campi se non fossero state riaperte le frontiere.

Al momento i contagi nell'ex struttura alberghiera al confine con Castel Volturno non hanno fatto diminuire la presenza di extracomunitari nei campi, almeno secondo quanto fanno sapere alcune sigle sindacali presenti sul territorio, che però sottolineano: «È troppo presto per fare questa verifica, potremo avere un quadro migliore sulla vicenda tra qualche giorno». Ma basta percorrere l'asse di supporto che attraversa Villa Literno in direzione Mondragone per capire che il calo di manodopera non italiana non c'è stato. Anche nella giornata di ieri la presenza presso la rotonda di via dei Mille, la Kalifoo Ground liternese, era molto alta e durante la giornata il lavoro nelle campagne non si è mai allentato, anzi anche con il sole alto nel cielo si è continuato a raccogliere i frutti della terra.

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La presenza dei sette contagi nel centro di accoglienza per richiedenti asilo viene tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine che piantonano l'ex albergo dove i residenti sono in quarantena e stanno collaborando. «Fortunatamente la struttura è grande e quindi si è riusciti a dividere all'interno della stessa i contagiati dai 39 sani, così si andrà avanti per tutto il tempo della quarantena obbligatoria», fa sapere Raffaela Ucciero che fino a lunedì è stata sindaco facente funzioni al posto di Nicola Tamburrino, reintegrato ieri al ruolo di primo cittadino dopo la notifica della Prefettura di Caserta.

Il focolaio per ora è sotto controllo, ma questa vicenda fa riemergere la richiesta inoltrata alla Prefettura prima della fine del lockdown da Valerio Di Fraia. Con una nota veniva chiesto di attivare maggiori controlli sul territorio in vista della stagione estiva del raccolto, momento in cui in paese la presenza di manodopera straniera aumenta in modo esponenziale. «Purtroppo nessuno ci ha ascoltato e non abbiamo avuto nessun aiuto in questo senso», fa sapere Raffaela Ucciero che siede all'interno del consiglio comunale in quota Italia Viva. «Avevamo chiesto maggiori controlli perché sapevamo che potevamo esporci a una problematica simile e quindi volevamo limitare il più possibile il rischio contagi e quindi tutelare la salute di tutti».
 


Maggiore sicurezza e attenzione in questo momento delicato è stata chiesta anche dai consiglieri di opposizione del gruppo Noi Liternesi che con Antonio Ucciero hanno detto: «Ancora di più in questo momento è estremamente necessario rispettare e far rispettare le norme di prevenzione anti Covid». In questo senso le autorità sanitarie e quelle locali stanno lavorando per cercare di individuare tutti i soggetti che sono entrati in contatto con i sette contagiati asintomatici del centro di via delle Dune. I richiedenti asilo, infatti, potrebbero aver avuto contatti con altre persone in questi giorni prima di scoprire di aver contratto il Covid 19. Riuscire a censire tutte le persone che hanno incontrato sarebbe fondamentale per limitare ulteriormente il pericolo di diffusione della malattia. Intanto non si spengono le polemiche sulla vicenda contagi, con il dibattito che si sposta principalmente sull'alta presenza di migranti a Villa Literno. Una questione su cui interviene anche Giuseppe Aversano, esponente della Lega di Villa Literno che prende in esame la questione nel contesto generale: «Il vero problema sono le centinaia di migranti positivi che sbarcano ogni giorno nel nostro territorio. Il popolo di Terra di Lavoro ha sempre avuto grande senso di responsabilità e comportamenti avveduti».
Aversano conclude dicendo che «siamo vittime di questo Governo incapace di prendere provvedimenti seri, come dimostrano i recenti casi di Covid 19, tra cui il nuovo focolaio nel cento di accoglienza di extracomunitari». 

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