Covid e influenza, l'escalation dei contagi. Vaccini, piano al ralenti

Poche adesioni anche dei soggetti fragili

Covid e influenza, l'escalation dei contagi. Vaccini, piano al ralenti
di Ornella Mincione
Martedì 19 Dicembre 2023, 08:54 - Ultimo agg. 19:25
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In aumento i contagi di Covid e di influenza stagionale. Da non sottovalutare questa seconda infezione, «che probabilmente sta comportando ancora più complicanze rispetto a quelle che porta il Covid», spiega il coordinatore dei distretti sanitari dell'Asl di Caserta Vincenzo Iodice. Chiaramente l'allarme è riferito specialmente ai soggetti fragili, vale a dire coloro che hanno importanti patologie croniche pregresse, e le persone più anziane, con oltre 65 anni di età. Per combattere i virus sono in atto le due parallele campagne vaccinali, anti Covid e antinfluenzale, ma le cui adesioni restano ancora molto basse rispetto gli obiettivi prefissati. Stando ai dati riportati dal servizio di Epidemiologia dell'Asl, diretto da Angelo D'Argenzio, «i dati più aggiornati dicono che sono 121.483 i vaccini antinfluenzali somministrati in provincia di Caserta, 73.372 agli ultra 64enni, dunque una copertura di questa fascia d'età del 42% (il valore minimo atteso dal ministero della salute per un'efficace azione di sanità pubblica è del 75%). Mentre i vaccini somministrati per il Covid sono (fino alla mezzanotte dell'altro ieri) sono 1.482 su un totale di 26.915 complessivamente somministrati in Campania, vale a dire l'1% soltanto degli 80/90enni, nonché il 5% del resto delle categorie di ultra 64enni e fragili».

I dati di consumo registrati sul portale, spiega ancora D'Argenzio, «mostrano, al momento, un utilizzo scarso dei vaccini consegnati (solo il 59%). È necessario un immediato impulso all'offerta del vaccino antinfluenzale, nei giorni prima di Natale 2023.

Il monitoraggio dei medici sentinella conferma che la diffusione delle sindromi influenzali in queste settimane è in rapido incremento: si stima che soltanto la settimana scorso siano seimila le persone ammalate».

A braccetto con le problematiche della debole adesione alla campagna vaccinale antinfluenzale c'è quella per la campagna contro il Covid. Eppure, così come sta avvenendo anche in gran parte d'Italia, il contagio sta diffondendosi sempre di più. Secondo il report pubblicato ieri dall'Asl di Caserta, sono 1.321 gli attuali positivi in Terra di Lavoro. Sebbene i numeri restino bassi, ciò che viene evidenziato è che l'incidenza aumenta: stando al bollettino, infatti, è di 10,14 la percentuale di positività riscontrate su ogni cento tamponi. Da non sottovalutare il fenomeno secondo cui è sempre più raro che il cittadino si sottoponga al tampone antigenico o molecolare se non per cause di forza maggiore.

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Le vaccinazioni contro il Covid, spiega il direttore dell'epidemiologia dell'Asl di Caserta, «stentano a decollare e non vedono ancora coinvolti i medici di medicina generale e le farmacie territoriali: venti farmacie ed i coordinatori dei medici di medicina generale hanno dato disponibilità nella settimana scorsa. È necessario promuovere la vaccinazione anti Covid, specialmente tra gli anziani ed i fragili».

Anche nell'azienda Sant'Anna e San Sebastiano l'allerta resta alta. «Il Covid sta avanzando e non dobbiamo mai dimenticare che è estremamente contagioso - spiega il docente di Malattie Infettive dell'università Luigi Vanvitelli Paolo Maggi, nonché direttore dell'unità operativa complessa di Malattie infettive dell'Aorn Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta - Ormai si tratta di un virus endemizzato, questo significa che, grazie alla sua amplissima circolazione dal 2020 e soprattutto ai vaccini, nella maggior parte dei casi si comporta come una normale influenza. Ma circolerà ancora per diversi anni e, come l'influenza, può essere molto pericolosa per i pazienti fragili e per gli anziani che vanno protetti con i richiami annuali del vaccino, sia quello contro il Covid che quello contro l'influenza». Da qui la necessità di una maggiore sensibilizzazione della popolazione.
«Le mancate adesioni alla campagna vaccinale purtroppo stanno mettendo a rischio i pazienti più vulnerabili - tiene a precisare il direttore Maggi - Ecco perché i medici di medicina generale sono fondamentali per informare i pazienti e le loro famiglie e convincerli a vaccinarsi».
 

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