Sotto processo gli imputati che non hanno scelto il rito abbreviato: si tratta di finito Roberto Casari, ex presidente della Cpl Concordia, già ai domiciliari per la vicenda degli appalti di Ischia (processo ordinario in corso davanti al Tribunale di Modena a marzo dove è imputato anche l'ex sindaco di Ischia Ferrandino); gli imprenditori casertani Antonio Piccolo e Claudio Schiavone; Giuseppe Cinquanta, romano, responsabile commerciale Cpl per Lazio, Campania e Sardegna dal 1997 al 2005 (lui è l'imputato che non si è potuto presentare in aula) e Giulio Lancia, di San Vincenzo Valle Rovereto (L'Aquila), responsabile di cantiere e capo commessa della Cpl Concorda Bacino Campania dal 2000 al 2003. Un altro indagato, Pasquale Matano, casertano, responsabile di esercizio della Cpl distribuzione, invece, sarà prossimamente davanti al gup con gli altri imputati per il giudizio abbreviato. In particolare, i quattro manager di Cpl Concordia secondo l'accusa, si sarebbero accordati con il clan della camorra dei Casalesi, in particolare con i reggenti delle cosche Schiavone e Zagaria, che gestivano l'affare della metanizzazione nell'agro aversano. Secondo l'accusa avrebbero ricevuto dalle cosche sostegni di vario tipo: tra l'altro, la camorra avrebbe costretto i titolari della Eurogas, società già assegnataria della convenzione con tre comuni, a cederla gratuitamente alla Cpl Concordia.
Piccolo e Schiavone, invece, sono indagati per associazione mafiosa con il ruolo, secondo quanto ricostruito dalla DDa, di aver curato gli interessi del clan Zagaria in relazione agli appalti per la metanizzazione del Casertano. Il processo, dove sono impegnati gli avvocati Luigi Sena, Giuseppe Stellato, Arturo Frojo e Umberto Pappadia, si aprirà dunque tra due settimane mentre lo stesso ex presidente della Cpl Roberto Casari è sotto accusa con altre cinque persone (tra cui l'ex sindaco di Ischia, Ferrandino) in un processo celebratosi qualche giorno fa per associazione a delinquere, corruzione e false fatturazioni che da Napoli, su eccezione della difesa, è passato sotto competenza del tribunale di Modena.
Chiusa nei mesi scorsi anche l'indagine che riguarda Lorenzo Diana, ex senatore del Pd ed ex componente della Commissione Antimafia, esponente politico casertano noto per il suo impegno anticamorra sulle presunte collusioni per gli appalti della stessa cooperativa Cpl Concordia.
Concorso esterno in associazione mafiosa è l'ipotesi di reato formulata a carico di Diana e dell'ex sindaco sindaco di San Cipriano d'Aversa Angelo Raffaele Reccia. L'ipotesi di accusa riguarda presunti accordi per affidare l'esecuzione di lavori a imprese legate ai vertici del clan. Diana avrebbe avuto un ruolo di «facilitatore» degli accordi tra coop e clan, attivandosi presso le amministrazioni locali e per far sbloccare le delibere dei comuni commissariati.