Default in Provincia, nominati i commissari

Commissari Provincia di Caserta
Commissari Provincia di Caserta
di Lia Peluso
Venerdì 8 Aprile 2016, 08:18
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Saranno Roberto Andracchio, dirigente di II fascia del ministero, il segretario comunale Sonia Cirillo ed il dottore commercialista e revisore contabile Luigi Iandolo a gestire l’indebitamento pregresso della Provincia e l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti. 

L’organo straordinario di liquidazione è stato nominato con decreto del presidente della Repubblica il 29 marzo e, a partire da questa data, come previsto dall’articolo 259 del testo unico degli Enti locali, la Provincia, entro il termine perentorio di tre mesi (quindi entro fine giugno) dovrà presentare un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato al Ministero dell’Interno, ai fini della relativa approvazione con decreto ministeriale e poi il bilancio stabilmente riequilibrato, così come rilasciato dal ministero, sarà portato in consiglio provinciale per il via libera definitivo. 
Tenuto conto che la dichiarazione di dissesto risale al 29 dicembre Andracchio, Iandolo e Cirillo, tutti e tre esperti nella gestione di masse passive di enti che hanno dichiarato il dissesto, dovranno gestire tutto ciò che concerne il «pregresso» che viene estrapolato dal bilancio e trasferito alla gestione straordinaria che si occupa della liquidazione e che ha competenza su tutti i debiti correlati alla gestione entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’ipotesi di bilancio riequilibrato,vale a dire il 2015, anche se venissero accertati successivamente. 

Le conseguenze sui creditori riguardano i rapporti obbligatori rientranti nella competenza dell’organo straordinario di liquidazione e consistono nella cristallizzazione dei debiti, che non producono più interessi, né sono soggetti a rivalutazione monetaria, nonché nell’estinzione delle procedure esecutive in corso, con conseguente inefficacia dei pignoramenti eventualmente eseguiti, e nell’impossibilità di intraprendere o proseguire azioni esecutive nei confronti dell’Ente. Le difficoltà adesso, per la Provincia, si riscontrano nella predisposizione dell’ipotesi di bilancio che dovrà approvare il ministero. 

Per far quadrare i conti e chiudere il bilancio ci vorrebbe la certezza che la Provincia non debba devolvere allo Stato la quota di contributo prevista per quest’anno che ammonta a 64 milioni di euro. Tale premessa è stata messa in conto dal presidente Angelo Di Costanzo, osservando cosa è accaduto lo scorso anno per le Province che hanno dichiarato il dissesto, le quali alla fine non sono state chiamate a riversare il sopra menzionato contributo. 

Un punto essenziale, quello appena descritto, perché se tale circostanza non dovesse essere confermata anche per quest’anno allora la Provincia si troverebbe nella situazione di non riuscire a predisporre neppure il bilancio stabilmente riequilibrato e di conseguenza il rischio è quello dello scioglimento. 

Adesso si attende un provvedimento normativo che esonererebbe le Province in dissesto dal versare il contributo allo Stato, provvedimento che ancora non c’è stato. È indubbio che con 64 milioni di euro in più nelle casse provinciali, per i tre esperti dell’organo straordinario di liquidazione, sarebbe più semplice la propria opera di riequilibrio dei conti.
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