Orta di Atella, Città Visibile all'attacco dopo il forfait di Gaudino: «Paghiamo l'incapacità del Pd di trovare una linea unitaria»

Resta un giallo il ritiro dell'ex sindaco: resta in pista un solo candidato, Antonino Santillo

Vincenzo Gaudino e Antonino Santillo
Vincenzo Gaudino e Antonino Santillo
di Alessandra Tommasino
Lunedì 17 Aprile 2023, 09:06
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Resta un giallo il ritiro della candidatura dell'ex sindaco Vincenzo Gaudino che, all'ultimo momento, ha deciso di rinunciare alla competizione, lasciando fuori dai giochi le due liste che avrebbero dovuto supportarlo: quella del Pd, il cui parto non era stato di certo facile, e quella di Città visibile. Gaudino ha fin dall'inizio dichiarato di aver condiviso la sua scelta con il Pd, ma tra i delusi ci sono anche dem che sostengono di non essere stati partecipi della decisione e di averla subita. Di certo, la lista del Pd, che fino all'ultimo momento ha fatto registrare difficoltà, vista la carenza di candidati, non era ritenuta molto competitiva ma erano stati prodotti i documenti per la presentazione al Comune e non c'era nell'aria l'ombra della rinuncia improvvisa.

La scelta, probabilmente, è stata maturata da Gaudino solo con un'area ristretta del Pd. A essere stati estromessi da ogni tipo di ragionamento sono stati, sull'altro fronte, gli attivisti di "Città visibile" che avrebbero fin dall'inizio voluto optare per la candidatura a sindaco di Vincenzo Tosti, vice di Gaudino nel corso della sua esperienza di primo cittadino.

Sul nome alternativo, anche per portare avanti la continuità amministrativa, non si erano però detti in ogni caso sfavorevoli tanto da decidere di supportare Gaudino senza riserve. «Non per volontà e nemmeno per sbaglio, non abbiamo scelto di non esserci e nemmeno è stata una tristissima valutazione politicista di convenienza dell'ultimo minuto», scrivono da "Città visibile", sottolineando di aver «subito la condizione».

«Abbiamo pagato - sostengono - l'atavica incapacità del Pd di trovare una linea coerente e unitaria che garantisse la fluidità di passaggi politici e organizzativi minimi». L'amarezza è evidente: «Abbiamo provato a costruire, in questi mesi, partendo dall'autocritica rispetto all'esperienza dell'amministrazione Gaudino, che comunque rivendichiamo tutta, nelle cose fatte bene come in quelle che potevano essere fatte meglio, perché convinti che quella esperienza abbia rappresentato davvero un punto di svolta e oggi questa costruzione è stata interrotta bruscamente, ma noi la riprenderemo». Per "Città visibile", quanto accaduto è «un fatto politicamente gravissimo di cui ognuno saprà assumersi la propria quota di responsabilità». Quello che appare un suicidio politico per Gaudino, resta al momento ancora un fatto privo di risposte esaustive.

Dopo aver letto la nota di "Città visibile", l'unico candidato alla carica di sindaco Antonino Santillo, praticamente già eletto, tra i consiglieri di maggioranza che con le dimissioni rassegnate dinanzi al notaio lo scorso dicembre avevano mandato anticipatamente a casa Gaudino, non risparmia commenti duri: «Il fatto che altri abbiano subìto una scelta così grave dimostra che erano giuste le ragioni del nostro malcontento, dettate dalla non condivisione e dall'atteggiamento di chi vuol essere un uomo solo al comando». Santillo, supportato da sei liste che mettono insieme quasi tutto il mondo politico di Orta di Atella, "Orta al centro", "Orta viva", "Orta sul serio", "Orta democratica", "Fare democratico per Orta verde", "Coraggio", ha annunciato una campagna elettorale che sarà «fatta soprattutto di ascolto».

Lo sguardo, visto che nei fatti può già ritenersi sindaco non essendoci la necessità del raggiungimento del quorum, è già proiettato al futuro. «Non essendoci l'opposizione - annuncia Santillo - daremo vita alle consulte per consentire la partecipazione dei cittadini e chiederemo alla Prefettura di avere un costante collegamento per garantire la legittimità degli atti amministrativi».
 

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