Il ballottaggio: Marino prova a fare
il bis, Zinzi lasciato solo dai big

Il ballottaggio: Marino prova a fare il bis, Zinzi lasciato solo dai big
di Gigi Di Fiore
Venerdì 15 Ottobre 2021, 07:34 - Ultimo agg. 11:16
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.Nel suo tour de force elettorale pre-ballottaggi, il segretario dem Enrico Letta arriva anche a Caserta dove, dice, «il rischio è consegnare la città alla Lega». Il giorno prima in Abruzzo, nel primo pomeriggio a Benevento, poi eccolo anche nel capoluogo casertano a sostenere il candidato del Pd e sindaco uscente Carlo Marino. L'appuntamento è nel cortile all'aperto dell'antico palazzo Paternò. Ma prima della manifestazione clou, Letta fa capolino nella sede della Cgil casertana in via Verdi. È l'annunciato gesto di solidarietà al sindacato, dopo l'assalto dei no-vax sabato scorso nella sede della Cgil di Roma. Una scelta simbolica, sancita dall'incontro con il segretario generale della Cgil casertana, Matteo Coppola. E il segretario dem annuncia: «Sabato prossimo saremo in piazza tutti insieme con il tricolore e non con i simboli di partito, perché è la manifestazione dell'unità nazionale che dovremo ritrovare anche in Parlamento per arrivare allo scioglimento sacrosanto di Forza Nuova».

Le ultime ore della campagna elettorale per il ballottaggio a Caserta sono state di fuoco. Carlo Marino e il candidato del centrodestra Giampiero Zinzi non se le sono risparmiate nel confronto televisivo alla Rai, dove i toni sono stati tutt'altro che cordiali. Ripetuti i temi: il biodigestore nel quartiere Acquaviva da delocalizzare, i fondi del Pnnr, la conoscenza o meno della città e dei suoi problemi. Marino ha potuto contare a Caserta sul sostegno, in tre giorni, del neo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, del vice ministro degli Esteri, Marina Sereni, e a chiusura del segretario Enrico Letta. Senza contare che, a differenza di quanto fa sul candidato dem di Benevento, a Caserta il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sostiene Carlo Marino.

Non ha goduto di analoghe presenze e sostegni nazionali del centrodestra, invece, Gianpiero Zinzi, che oggi concluderà la sua campagna elettorale a Palazzo del Vescovo in corso Trieste. Anzi, a complicare il cammino di Zinzi sono arrivate anche le dichiarazioni del forzista Giorgio Magliocca, presidente della Provincia, a favore del candidato dem Marino. A distanza, è dovuto intervenire Maurizio Gasparri a ribadire il sostegno «di tutto il movimento azzurro» al candidato leghista Zinzi. Scintille nel centrodestra, in vista del ballottaggio. Anche a Caserta, Enrico Letta parla di «bisogno di politica di prossimità e dell'ascolto, perché la gente chiede una politica diversa, fatta di contatto personale per guardare negli occhi i candidati e capire se ci si può fidare». Presenza che, a Caserta, nel centrodestra si è vista poco.

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Forte del suo 35 per cento al primo turno rispetto al 30 per cento di Zinzi, nel suo breve intervento Carlo Marino ricorda di essere stato tra i fondatori del Pd in provincia di Caserta. E parla di «sfida a favore dei giovani». Incassato il sostegno elettorale dei 5 Stelle al ballottaggio, Marino lascia quasi subito tutta la scena a Enrico Letta. Nel cortile con al centro la fontana in marmo, fa freddo, ma le sedie bianche sono tutte occupate e d'avvio Letta ricorda l'anniversario dei 14 anni di vita del Pd. Come a Benevento anche a Caserta, guardando con favore all'accordo con i 5 Stelle, Letta insiste sull'unità nel centrosinistra: «Se siamo divisi non avremo nessuna possibilità alle elezioni politiche di battere le destre. Voglio dare questo messaggio qui in Campania e in tutto il Mezzogiorno». L'obiettivo annunciato del segretario dem è, in prospettiva, una federazione dei partiti del centrosinistra. E su Caserta, aggiunge con chiarezza, rivolto al candidato sindaco: «Carlo, il tuo impegno deve essere sempre di andare a parlare con tutti. Dopo Roma e Torino, lunedì sera il primo risultato che sarà guardato è quello di Caserta per l'impegno che vi ha messo la destra. E battere le destre a Caserta significa battere formazioni anti europee. Partire da qui, con un supremo sforzo, nel giorno del quattordicesimo compleanno del Pd». Un discorso più breve di quello tenuto a Benevento, ma si è all'aperto, fa freddo, ed è sera. Letta conclude, tra gli applausi: «Siamo qui all'ultimo miglio e Caserta è importantissima».
 

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