.Nel suo tour de force elettorale pre-ballottaggi, il segretario dem Enrico Letta arriva anche a Caserta dove, dice, «il rischio è consegnare la città alla Lega». Il giorno prima in Abruzzo, nel primo pomeriggio a Benevento, poi eccolo anche nel capoluogo casertano a sostenere il candidato del Pd e sindaco uscente Carlo Marino. L'appuntamento è nel cortile all'aperto dell'antico palazzo Paternò. Ma prima della manifestazione clou, Letta fa capolino nella sede della Cgil casertana in via Verdi. È l'annunciato gesto di solidarietà al sindacato, dopo l'assalto dei no-vax sabato scorso nella sede della Cgil di Roma. Una scelta simbolica, sancita dall'incontro con il segretario generale della Cgil casertana, Matteo Coppola. E il segretario dem annuncia: «Sabato prossimo saremo in piazza tutti insieme con il tricolore e non con i simboli di partito, perché è la manifestazione dell'unità nazionale che dovremo ritrovare anche in Parlamento per arrivare allo scioglimento sacrosanto di Forza Nuova».
Le ultime ore della campagna elettorale per il ballottaggio a Caserta sono state di fuoco. Carlo Marino e il candidato del centrodestra Giampiero Zinzi non se le sono risparmiate nel confronto televisivo alla Rai, dove i toni sono stati tutt'altro che cordiali. Ripetuti i temi: il biodigestore nel quartiere Acquaviva da delocalizzare, i fondi del Pnnr, la conoscenza o meno della città e dei suoi problemi. Marino ha potuto contare a Caserta sul sostegno, in tre giorni, del neo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, del vice ministro degli Esteri, Marina Sereni, e a chiusura del segretario Enrico Letta. Senza contare che, a differenza di quanto fa sul candidato dem di Benevento, a Caserta il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sostiene Carlo Marino.
Forte del suo 35 per cento al primo turno rispetto al 30 per cento di Zinzi, nel suo breve intervento Carlo Marino ricorda di essere stato tra i fondatori del Pd in provincia di Caserta. E parla di «sfida a favore dei giovani». Incassato il sostegno elettorale dei 5 Stelle al ballottaggio, Marino lascia quasi subito tutta la scena a Enrico Letta. Nel cortile con al centro la fontana in marmo, fa freddo, ma le sedie bianche sono tutte occupate e d'avvio Letta ricorda l'anniversario dei 14 anni di vita del Pd. Come a Benevento anche a Caserta, guardando con favore all'accordo con i 5 Stelle, Letta insiste sull'unità nel centrosinistra: «Se siamo divisi non avremo nessuna possibilità alle elezioni politiche di battere le destre. Voglio dare questo messaggio qui in Campania e in tutto il Mezzogiorno». L'obiettivo annunciato del segretario dem è, in prospettiva, una federazione dei partiti del centrosinistra. E su Caserta, aggiunge con chiarezza, rivolto al candidato sindaco: «Carlo, il tuo impegno deve essere sempre di andare a parlare con tutti. Dopo Roma e Torino, lunedì sera il primo risultato che sarà guardato è quello di Caserta per l'impegno che vi ha messo la destra. E battere le destre a Caserta significa battere formazioni anti europee. Partire da qui, con un supremo sforzo, nel giorno del quattordicesimo compleanno del Pd». Un discorso più breve di quello tenuto a Benevento, ma si è all'aperto, fa freddo, ed è sera. Letta conclude, tra gli applausi: «Siamo qui all'ultimo miglio e Caserta è importantissima».