«Facciamo la pace»: l'invito raccolto da 4mila studenti

La premiazione del concorso artistico-letterario "Don Peppe Diana"

Il concorso che ha coinvolto 150 scuole
Il concorso che ha coinvolto 150 scuole
di Teresa Scalzone
Mercoledì 24 Maggio 2023, 08:11
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Si è svolta ieri pomeriggio la manifestazione di premiazione del concorso artistico-letterario "Don Peppe Diana", a Villa di Briano presso l'omonimo storico Santuario della Madonna. Si tratta della diciottesima edizione a cui hanno partecipato centocinquanta scuole, coinvolgendo quattromila studenti di tutta la Campania, con oltre settecento disegni e quattrocento elaborati selezionati. Sono stati assegnati tre premi per ogni ordine scolastico, primaria, secondaria di primo e secondo grado, e diverse menzioni speciali.

Primo, secondo e terzo posto, per la scuola secondaria di primo grado, sono stati assegnati rispettivamente ad Alessandro Romano di Ottaviano, Roberta Venosa di Battipaglia e Annarita Gallo di Villa di Briano; per la scuola secondaria di secondo grado, si sono classificati rispettivamente Ludovica Ferrigno, Chiara Martone e Chiara Corvino; per la scuola primaria, Andrea Bellofiore di Aversa, la scuola Don Peppe Diana di Acerra e Giuseppe Diana quarto circolo di Giugliano.

L'iniziativa è promossa dall'associazione "Scuola di pace don Peppe Diana", con il patrocinio dell'Ufficio scolastico regionale e della Fondazione Polis, in collaborazione con il comitato Don Peppe Diana e il coordinamento provinciale casertano di Libera.

Si tratta di un appuntamento diventato ormai un evento storico che si avvale della partecipazione del mondo della scuola, di docenti ed allievi che hanno scelto di esserci per onorare l'insegnamento del sacerdote vittima innocente di camorra. Il premio ha coinvolto scuole di ogni ordine e grado con studenti chiamati ad esprimere, attraverso la forma del racconto o l'arte, con il disegno, il proprio punto di vista sulla guerra in Ucraina.

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"Salviamo il mondo, facciamo la pace" è il tema che ha ispirato, dai più piccoli ai più grandi, contributi molto significativi, esaminati da una commissione di esperti che hanno attentamente valutato gli elaborati. «Ciò che è emerso è il forte desiderio di pace, invocata dai ragazzi come condizione necessaria per una vita serena, nel rispetto dei diritti umani afferma la presidentessa di "Scuola di pace don Peppe Diana" Lina Ingannato in tanti hanno scelto di raccontare la guerra attraverso la proiezione in uno spazio-tempo diverso da quello reale, a testimonianza dell'insopportabilità del momento storico che ci ritroviamo a vivere. Siamo felici di aver dato agli studenti la possibilità di esprimere paura e speranza, condanna e fiducia nel nome di don Peppe Diana, che ci ha insegnato con il suo esempio il valore e la forza della parola».

Numerosi gli ospiti che sono intervenuti, come il magistrato della suprema Corte di cassazione Raffaello Magi , il vicario generale della diocesi di Aversa don Franco Picone, un delegato dell'Ufficio scolastico regionale, Augusto Di Meo, la famiglia di don Peppe Diana, le forze dell'ordine, le associazioni dei boy-scout di Casal di Principe di nuova formazione.
Unanime il messaggio rivolto ai numerosissimi giovani intervenuti ossia «di essere artigiani della pace e di vivere cercando di restituire verità e giustizia al territorio per poter portare questa idea di legalità con sé per altri trent'anni». A conclusione della manifestazione, esposizione e consumo dei prodotti della Cooperativa sociale, ossia del laboratorio di cioccolateria sociale che vede impegnate al lavoro, dal 2003, persone diversamente abili che hanno la passione per la cioccolata. Il loro obiettivo è da sempre quello di realizzare in maniera condivisa progetti di impresa a sfondo sociale. Senza dubbio uno dei progetti più significativi nati nei beni confiscati a Casal di Principe.
 

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