Il vescovo Spinillo a Villa Literno per l'addio a Giuseppe ucciso a coltellate

Al via il "piano sicurezza" del prefetto e spunta la scritta "Libertà per Anass"

Giuseppe Turco
Giuseppe Turco
di Marilù Musto
Giovedì 6 Luglio 2023, 08:43 - Ultimo agg. 18:34
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Si avvicina l'ora dell'addio e la tristezza aumenta, ma da oggi in poi la famiglia Turco scenderà in campo per avere giustizia.

La salma di Giuseppe Turco è stata liberata dall'Istituto di Medicina legale di Giugliano ieri pomeriggio e oggi, alle 15.30, si terranno i funerali del diciassettenne di Villa Literno barbaramente ucciso con otto coltellate da un ventenne di origini marocchine per una ragazza contesa di soli 14 anni. I familiari durante questi lunghissimi sette giorni hanno pianto tutte le lacrime possibili.

Un tempo scandito dalla vicinanza dall'intero paese di Villa Literno, ma anche da appelli alla pace di Raffaele Turco, il papà di Giuseppe. Oggi, sarà il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, a celebrare la messa nella chiesa Santa Maria Assunta in via Chiesa, vicino piazza Marconi, alle ore 15.30.

Ai richiami alla pace, però, gli amici di Anass (l'assassino) hanno risposto con una scritta a terra ad Aversa in cui si inneggia alla libertà dell'omicida.

Dall'altra parte, le istituzioni fanno da cordone di protezione attorno alla famiglia della vittima. Al funerale parteciperà anche il sindaco Valerio di Fraia che ha chiesto più controlli sul territorio: «Temiamo nuovi raid», ha spiegato al termine del vertice in Prefettura svoltosi martedì. Gli amici di Giuseppe stanno preparando striscioni e stampe con la foto del diciassettenne per il funerale, mentre l'ordine pubblico sarà garantito dagli agenti del commissariato di Casal di Principe.

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Sul fronte delle indagini, i carabinieri e la polizia sono impegnati ancora nel ricostruire la dinamica dell'omicidio e il sostituto procuratore dell'ufficio inquirente di Napoli nord, in queste ore, potrebbe ordinare altre ricerche: uno dei fronti ancora aperti è l'arma del delitto che non è stata ancora trovata, ma sarebbe stata fatta sparire il giorno dell'accoltellamento. Dubbi si rincorrono anche sul reale movente, la ragazza di 14 anni non sarebbe ancora stata ascoltata dagli inquirenti: il nodo è l'omertà che regna fra i gruppi di ragazzini che fino a una settimana fa popolavano piazza Villa a Casal di Principe e che ora sembrano essere spariti. Intanto, ieri alle 13, si è svolta l'autopsia sul corpo di Giuseppe, al quale oggi la sua Villa Literno tributerà l'ultimo saluto.

A Casal di Principe, invece, il sindaco Renato Natale ha ripreso i fili del dialogo con le associazioni giovanili presenti in città. «Ho parlato con i tre consiglieri comunali più giovani - ha dichiarato Natale - hanno delle responsabilità nei confronti delle nuove generazioni, è giusto che facciano sentire la loro voce».
Da oggi partirà anche il piano elaborato dal prefetto Giuseppe Castaldo che ha impartito alle forze dell'ordine la direttiva di intensificare i servizi di controllo in tutta l'area. Riguardo al tema, più generale, del contrasto alla violenza giovanile, Castaldo ha sottolineato l'importanza che, oltre all'azione della magistratura e delle forze dell'ordine, si implementino le iniziative educative, culturali e sociali, contro il disagio giovanile, facendo rete tra tutte le istituzioni.

«Non esistono risposte semplici all'esigenza di arginare le manifestazioni di violenza tra i più giovani, servono risposte di sistema», ha detto. Le risposte, dunque, partono dal cambiamento che tarda ad arrivare: se qualcosa cambierà in meglio e la violenza non sarà l'unica risposta al dolore, la morte di Giuseppe non sarà stata vana.

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