Iavazzi nella black list, il patron della Juvecaserta: «Mollo tutto»

Iavazzi nella black list, il patron della Juvecaserta: «Mollo tutto»
di Mary Liguori
Domenica 16 Agosto 2015, 22:26 - Ultimo agg. 17 Agosto, 09:26
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CASERTA - «Mi sento vessato, e non posso tollerarlo: sono pronto ad andar via dall’Italia, mi dispiace per i 220 dipendenti della nostra azienda, e per il destino della Juvecaserta, ma ormai è chiaro che in questo Paese non possiamo più starci».

È amareggiato Lello Iavazzi. Il patron della squadra di basket Juvecaserta è socio al 20 per cento in capitale della Impresud Spa (assieme al fratello, Francesco), l’azienda che, alla vigilia di Ferragosto, si è vista respingere l’iscrizione alla «white list» della prefettura di Caserta e si ritrova così, in soli tre giorni, con ben tre contratti annullati da parte di altrettanti enti locali.

Sarà, con tutta probabilità, una reazione a catena: dopo i Comuni di San Tammaro e Caiazzo, altri enti potrebbero rescindere il contratto con la Impresud.

«Perdiamo milioni di euro, e l’esclusione è arrivata alla vigilia di Ferragosto, anche sotto l’aspetto della tempistica, oltre che della sostanza, mi sembra accanimento, più che un caso», dice Iavazzo.

«La causa dell’esclusione - aggiunge - è addirittura grottesca: fui truffato per l’acquisto di una macchina nel 1991, la persona che mi raggirò fu colpita da interdittiva antimafia e, come in una sorta di pazzesca applicazione della proprietà transitiva, tre giorni fa mi sono visto respingere l’iscrizione alla white list della prefettura di Caserta, istanza che - è bene chiarirlo - eravamo stati noi a presentare», spiega Iavazzi.

Il patron della Juvecaserta spiega che non è la prima volta che si ritrova in situazioni analoghe. Anni fa fu coinvolto in una vicenda simile, salvo venire prosciolto da ogni accusa e anche in quel caso ci furono delle conseguenze serie sulle sue aziende.

Per il nuovo stop, la Impresud Spa presenterà ricorso al Tar Campania già oggi, «e ci auguriamo che la risposta del tribunale regionale sia celere, oltre che positiva alla nostra istanza dal momento che sappiamo di stare subendo un’ingiustizia», aggiunge Iavazzo «tuttavia ormai ci sentiamo nel mirino e non vedo altra alternativa se non trasferire, assieme a mio fratello, l enostre attività all’estero».

E la Juvecaserta, la gloriosa società bianconera di basket appena ripescata in Lega A e pronta ad affontare ancora il massimo campionato? «Inutile dire che anche sul basket hanno cercato di metterci in più casi i bastoni tra le ruote, primo tra tutti il caso Palamaggiò, e spero che se andrò via ci sarà una cordata di imprenditori disposti a continuare ciò che abbiamo costruito in questi anni», dichiara.

Dopo la rescissione dei contratti da parte di tre comuni del Casertano, la Impresud affronta la settimana entrante con grande apprensione. L’azienda gestisce il servizio di ecologia a Caserta (solo per la frazione umida dei rifiuti solidi urbani), ma anche in molti altri comuni della provincia (tra gli altri, Marcianise, Orta di Atella, Aversa, Capua, San Nicola la Strada).

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