L'imprenditore camorrista pentito saluta
Cesa, la città che ha avvelenato

L'imprenditore camorrista pentito saluta Cesa, la città che ha avvelenato
Giovedì 17 Marzo 2022, 15:38
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Sta facendo rumore a Cesa il messaggio che il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, ex imprenditore dei rifiuti, legato al clan dei Casalesi , ha scritto sul Facebook. «Un abbraccio a tutti i cesani», questo il breve post, all'apparenza innocuo, poi rimosso in seguito alle proteste del sindaco di Cesa Enzo Guida, che ieri ha , chiesto agli amministratori del gruppo «Sei di Cesa». di rimuovere il testo di Vassallo.

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Il sindaco si chiede anche se «quelle poche parole contengano un qualche messaggio cifrato». Qualche utente ha salutato il messaggio di Vassallo, qualcun altro lo ha criticato. Certo. Gaetano Vassallo, nel centro del casertano, costituisce ancora una ferita aperta, dopo il suo libro-confessione, intitolato «Così vi ho avvelenato», nel quale i parla dell'attività svolta dagli anni 80' in poi per conto della camorra casalese e dello sversamento dei rifiuti tossici nel Casertano e nel Napoletano.

Quando uscì il libro vi furono proteste da parte di vari sindaci e lo stesso Guida fece votare dal Consiglio comunale una mozione in cui chiedeva che il libro fosse ristampato e vi fosse inserita la posizione del comune di Cesa sull' inquinamento.

Al Comune di Cesa Vassallo ricoprì ì' incarico di u assessore all' inizio degli anni '90, poi fu arrestato, ed il suo arresto fu tra i motivi dello scioglimento del Comune, disposto nel 1992, per infiltrazioni camorristiche.

 Negli anni '90, l' attuale collaboratore di giustizia, ha gestito il servizio di raccolta rifiuti a Cesa e due suoi fratelli sono tuttora impiegati nell'azienda di servizi ambientali. Il sindaco Guida scrive: »questa vicenda può apparire banale, ma non lo è! E non perché la persona in questione è un pentito di camorra, non perché ha i suoi conti, con la giustizia. Perché credo che Gaetano Vassallo, noto per averci avvelenatò scaricando di tutto nelle nostre terre, ha contributo a far aumentare i tumori nelle nostre zone, molto spesso a danno dei bambini. E' veramente di cattivo gusto che oggi, saluti quella stessa comunità che ha contribuito ad avvelenare«, »Cesa ha voltato pagina, grazie alle tante persone oneste che la popolano, e non ha bisogno di essere associata a Gaetano Vassallo e non avverte la sua mancanza« , conclude il sindaco Guida.

Gaetano Vassallo sta scontando sei anni agli arresti domiciliari in una località protetta.

Sarebbe dunque impossibilitato a scrivere sui social media e ad avere contatti con persone che non siano i familiari conviventi.

Il collaboratore di giustizia potrebbe in teoria rischiare che la magistratura attivi l'iter giudiziario per l'aggravamento della misura , con il ritorno in carcere. La pena di sei anni è definitiva e si riferisce alla condanna per disastro ambientale al processo sulla discarica «Resit» di Giugliano ( Napoli), uno degli invasi dove imprenditori malavitosi come Vassallo, Cipriano Chianese ed altri «colletti bianchi» del clan dei Casalesi, hanno sotterrato tonnellate di rifiuti tossici provenienti da stabilimenti industriali anche del Nord Italia. 

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