La Reggia si rifà il trucco ora tocca a tetti e facciate sul lato giardini della Flora

Si punta a restituire alla fruizione la sorprendente zona delle soffitte

I lavori alla Reggia di Caserta
I lavori alla Reggia di Caserta
di Lidia Luberto
Venerdì 28 Aprile 2023, 09:14
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Di nuovo tutto esaurito alla Reggia: per la mattina dell'1 maggio sono già terminati, sia in biglietteria che online, i ticket per parco e appartamenti. Sono disponibili ancora quelli solo parco. Per i titoli di accesso al percorso completo, bisognerà aspettare la fascia pomeridiana. Peraltro, il primo maggio sarà tutto aperto, Giardino inglese compreso, salvo, ovviamente, problemi di sicurezza e criticità che verranno valutati dai responsabili sul posto e al momento a seconda dei flussi che si andranno a registrare. Si conferma, così, il grande consenso che sta raccogliendo il monumento casertano. Numeri alla mano, il 25 aprile, eccezionalmente aperto nel giorno di chiusura settimanale, e per giunta ad ingresso gratuito per la Festa della Liberazione, la Reggia, con 11.305 accessi, si è posizionata al terzo posto fra i musei italiani più visitati, preceduta dal Parco archeologico di Pompei (27.587 visitatori) e dal Colosseo (16.169).

Intanto, sono appena ripartiti altri importanti interventi di restauro sul palazzo. Lavori, peraltro, che non vanno ad impattare sulle visite in quanto, precisano dalla Reggia, si stanno effettuando in una zona che non rientra nell'itinerario. Si tratta, infatti, dell'intervento di risanamento e valorizzazione delle facciate, delle coperture e del sottotetto della zona settentrionale della facciata orientale, prospiciente il giardino della Flora, rimasti esclusi dagli interventi precedenti.

I lavori, che si inseriscono nel più ampio Programma operativo complementare di azione e coesione 2014-2020 al Pon Cultura e sviluppo 2014-2020, sono stati programmati e redatti adottando soluzioni estetiche e tecnologiche in sintonia con gli orientamenti forniti dall'Istituto superiore per la conservazione e il restauro del ministero della Cultura.

Obiettivo del progetto è risolvere le criticità dell'involucro (pareti e tetti) architettonico del museo, sia dal punto di vista della conservazione delle componenti edilizie più vulnerabili che della tutela dell'incolumità dei visitatori e del personale.

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Il cronoprogramma prevede, in primo luogo, il completamento del restauro delle facciate esterne del palazzo, in prosecuzione dei quattro lotti funzionali precedenti. Verranno, poi, rimosse le parti degradate delle superfici lapidee con interventi uguali a quelli già eseguiti con successo sulle facciate già restaurate. Saranno, quindi, eliminati i depositi superficiali, le incrostazioni mediante un accurato lavaggio delle superfici, l'applicazione di compresse imbevute di soluzione di ammonio carbonato. Un'attenzione particolare verrà riservata all'opera di risanamento della copertura del palazzo, un capolavoro nel capolavoro: la sua complessità costituisce la sintesi perfetta del genio del progettista.

L'intera struttura della Reggia è coperta, infatti, da un sistema a doppia falda per la maggior parte della sua estensione le cui luci superano in alcuni casi i 20 metri. In particolare sono state individuate alcune porzioni della copertura rimaste escluse dalle opere di risanamento di epoca recente. Si interverrà prima di tutto sulle zone che presentano evidenti sintomi di degrado dell'orditura lignea, di instabilità dei comignoli e degli abbaini e di dissesto del manto di tegole o dell'impermeabilizzazione dei terrazzi. Contestualmente si procederà al ripristino della passerella di ispezione del sottotetto, mentre sarà messo a norma il parapetto e realizzato un più efficace impianto di illuminazione. Interventi utili anche a consentire la fruizione del sottotetto da parte del pubblico. È questa, infatti, una delle zone più affascinanti e stupefacenti dell'edificio, peraltro, accessibili solo in occasione di visite guidate a tema. Il progetto, oltre alla realizzazione del sistema di illuminazione della passerella di ispezione del sottotetto, prevede anche il completamento della gabbia Faraday di protezione dalle scariche atmosferiche.

Nel frattempo continuano i lavori di conservazione e ripristino estetico della veste decorativa della parte dell'ala dell'800 degli appartamenti reali. Dopo la Sala di Marte, si sta operando su quella di Astrea, poi si passerà alle Sale del Trono e del Consiglio. In particolare, l'intervento riguarderà il consolidamento e il restauro degli apparati decorativi delle volte, oggetto nel tempo di puntali e preoccupanti localizzati distacchi, e del pregevole pavimento dipinto della Sala de Trono. E anche in questo caso si è cercato di creare meno disagi possibile ai visitatori. Infatti, al fine di garantire l'accesso del pubblico alle sale dell'800 già restaurate e la più ampia fruizione degli ambienti oggetto d'intervento, il cantiere sta procedendo per step con una particolare conformazione dei ponteggi che non impedisce il transito delle persone e la visibilità delle pareti. Inoltre è stata allestita lungo il percorso una postazione digitale per conoscere il dietro le quinte dell'attività che vede coinvolte numerose professionalità altamente qualificate.
 

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