Liceo Cirillo, la struttura è inagibile. L'ira dei genitori: a rischio la continuità

Previsti lavori di adeguamento con i fondi del Pnrr: "Turni pomeridiani e Dad danneggiano"

Liceo Cirillo, la struttura è inagibile. L'ira dei genitori: a rischio la continuità
Liceo Cirillo, la struttura è inagibile. L'ira dei genitori: a rischio la continuità
di Nicola Rosselli
Venerdì 9 Febbraio 2024, 07:45
3 Minuti di Lettura

Millecento studenti, quarantotto classi in cerca di sede. Gli alunni del liceo classico "Domenico Cirillo" di Aversa entro fine mese dovranno trovare una nuova sede che li dovrà ospitare per ben due anni. La notizia era nell'aria da tempo e ora, con l'arrivo dei fondi per la ristrutturazione di edifici scolastici prevista dal Pnrr è divenuta improcrastinabile. I lavori di adeguamento strutturale dell'edificio (per la cui realizzazione sono necessari circa due anni) dovranno infatti prevedere la fine entro il 31 marzo 2026 con collaudo entro il successivo 30 giugno. La conferma viene dal dirigente scolastico Luigi Izzo che ha dichiarato: «Sono previsti importanti lavori di ristrutturazione per adeguamento sismico. Sono previsti due anni circa di lavori. Purtroppo, ci saranno disagi per gli alunni e per le attività didattiche. Sono al vaglio diverse soluzioni e siamo tranquilli, entro fine mese di febbraio proveremo una soluzione adeguata».

Non sono tranquilli, invece, i genitori. Per Mariateresa Rocco: «Da un giorno all'altro i nostri ragazzi non avranno più un istituto dove poter non solo far lezione con continuità e tranquillità, ma aggregarsi e stare insieme. Il Liceo Cirillo di Aversa è stato dichiarato inagibile ed entro fine mese dovrà essere sgomberato, perché inizieranno i lavori di ristrutturazione. Lavori che dureranno presumibilmente fino al 2026. Presumibilmente, perché sappiamo tutti benissimo come vanno queste cose.

Si scrive 2026 e si legge "fino a data da destinarsi".

Non è dato sapere ancora dove andranno a finire le circa 48 classi ospitate nella sede storica di via Ettore Corcioni. Attendiamo (non troppo, a dire il vero) fiduciosi una soluzione definitiva a questo problema». Fiduciosa Loredana Ventriglia: «Spero per il bene dei nostri figli e per tutto il corpo docente e ata che ci daranno una sede adeguata alle nostre esigenze e non ci dislocheranno chissà dove. Ma io ho fiducia nel preside e credo che troverà la soluzione migliore per tutti. Contrariata Raffaella D'Amelio: «Turni pomeridiani e Dad non sono istruzione (fra l'altro al liceo classico un giorno al mese si fa Dad in ogni classe ed è una giornata inutile). Andare a scuola di pomeriggio significa non poter fare più attività extra scolastica. Fondamentale per i discenti per la salute fisica e mentale e per socializzare».

Video

Conclude una docente, Letizia Guarino: «Il disagio presente proietta la scuola verso un futuro migliore, con una sede più confortevole. È una cosa che è toccata, per fortuna, a molte scuole. Avremo soluzioni temporanee, speriamo il meno disagevoli possibili, dove far lezione al meglio, con tutto il nostro impegno e la professionalità dei docenti che lavorano con i vostri figli, in una scuola che coltiva ancora l'amore per la cultura».

«Dall'ufficio tecnico della Provincia, titolare delle scuole superiori, fanno sapere che la notizia era nota, si attendevano i fondi da due anni e questo è avvenuto. Da quanto si è appreso, il dirigente Paolo Madonna avrebbe tenuto alcuni incontri ad Aversa, ma senza successo. Unica scuola oggi disponibile il piccolo edificio con 12 classi (24 se si contano i turni pomeridiani) ultimato da poco, che era destinato all'Alberghiero, in via Madonna dell'Olio. Altre aule potrebbero essere messe a disposizione (a pagamento) dalla Curia in via Mancone, locate in periodo lockdown al comune di Aversa che non le ha mai utilizzato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA