Manca ok della Provincia, lavori fermi slitta l'abolizione dei passaggi a livello

Discordanza sulle competenze, l'assessore: "Difetto di comunicazione tra uffici"

Manca ok della Provincia, lavori fermi slitta l'abolizione dei passaggi a livello
Manca ok della Provincia, lavori fermi slitta l'abolizione dei passaggi a livello
di Giuseppe Miretto
Domenica 3 Marzo 2024, 10:18 - Ultimo agg. 4 Marzo, 18:45
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Persi altri sei mesi. Mancava solo il conflitto di competenze: in concreto, è saltata l'apertura programmata dei cantieri per sopprimere tutti i passaggi a livello (ben otto), riunificare la città e rivoluzionare la viabilità cittadina. Gli interventi dovevano partire nel primo trimestre del 2024.

Invece, dopo 54 anni di sfibrante attesa, prima l'entrata in vigore nuovo codice degli appalti e ora l'omesso e ritardato parere favorevole della provincia agli interventi, estesi su tutta l'area urbana, hanno scompaginato, per la seconda volta consecutiva, il cronoprogramma delle opere e anche lo storico protocollo d'intesa firmato dal sindaco De Filippo e dall'ex Ad di Rfi (Maurizio Gentile) nel settembre 2019.

Tutto rimandato al secondo semestre del 2024.

Ad allungare il percorso ad ostacoli, questa volta, ha contribuito una "svista istituzionale". L'Ufficio tecnico della provincia non ha espresso parere favorevole alla variante urbanistica collegata alle opere di soppressione. Tutto fermo. Ora, è scattata così la corsa per il recupero del tempo perduto. Tutte deve essere fatto in 24 ore: domani, la struttura tecnica della provincia procederà ad esprimere il parere su tutte le opere che Rfi ha progettato e realizzerà.

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È una mobilitazione inattesa che vede protagonista l'assessore provinciale Angela Sferragatta, il vicesindaco Nicola Corbo e l'ufficio tecnico provinciale. «C'è stato un problema di comunicazione tra i tecnici di Rfi - spiega l'assessore - e le strutture provinciali che può essere recuperato agevolmente, sebbene si sia creato uno spiacevole blocco». Si è innescato un vero conflitto di competenza o una situazione di contrasto tra comune, Rfi e provincia. «Le strade delle burocrazia sono infinite - commenta e spiega il sindaco Andrea De Filippo - perché eravamo persuasi che, con l'ultima conferenza di servizi con Rfi e l'inserimento nel Puc delle soppressioni (approvato dalla provincia), l'infinito iter fosse stato chiuso».

È necessaria un'approvazione-bis. «Oltre all'approvazione delle varianti già inserite nel Puc - precisa De Filippo - vanno approvate le richieste di variante, da allegare, ai singoli progetti redatti da Rfi». E senza la seconda approvazione i cantieri non possono partire. Quindi, si riparte rinnovando le autorizzazioni già concesse nel giugno 2023. Calendario alla mano, il mega-intervento di soppressione dei passaggi a livello urbani parte con 18 mesi di ritardo.

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