«L'agricoltura è vita e gli agricoltori la nutrono, perché non basta la vostra penna per coltivare la terra». Con questo slogan, il movimento autonomo degli agricoltori, in presidio permanente al casello autostradale di Capua, hanno rinnovato ieri il proprio grido di protesta contro le scelte di politica agricola adottate negli ultimi anni, a livello nazionale ed europeo.
I manifestanti sono stati protagonisti di un corteo che dall'ingresso dell'A1 di Capua si è snodato lungo la statale Appia.
Il casello A1 è stato chiuso per alcune ore, ma criticità si sono registrate soprattutto sulle strade interne, nella zona tra Capua, Sparanise, Pignataro Maggiore e Calvi Risorta. La statale Appia è rimasta bloccata per diverse ore durante la mattinata per la sfilata dei trattori in direzione del territorio pignatarese, ma anche nel pomeriggio quando diversi mezzi agricoli si sono mossi lungo l'arteria.
Sempre ieri mattina, una delegazione di Altragricoltura, anch'essa impegnata in provincia di Caserta con il referente Gianni Fabbris, è stata ricevuta presso il Ministero dell'Agricoltura dal sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra. «È arrivato il momento che lo sforzo che gli agricoltori stanno mettendo in campo con le loro mobilitazioni trovi la strada dell'unità negli obiettivi - ha evidenziato Gianni Fabbris - e soprattutto nel metodo con cui vogliamo raggiungerli. Abbiamo il dovere di raccogliere la spinta straordinaria che sta venendo da una nuova generazione di agricoltori».