Orologi guasti in città, fuso orario dalla Reggia alle piazze del centro

L'orologio della Reggia di Caserta
L'orologio della Reggia di Caserta
di Franco Tontoli
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 09:17
4 Minuti di Lettura

Il centro cittadino, a tener conto degli orari che si leggono sugli orologi nel perimetro segnato da piazza Dante, piazza della Prefettura e piazza Vanvitelli, è attraversato da diversi fusi orari, a passare da una zona all'altra, peraltro vicinissime, si rischia il "jet lag", il disturbo causato dai trasferimenti aerei da un continente all'altro. Ma siamo in città e l'accostamento è risibile.

La segnalazione non è la prima, in un paio di anni è la terza e riguarda una delle normali sciatterie di cui il centro urbano soffre, saranno anche di poco conto ma non lo sono perché dimostrano la completa indifferenza a risolvere problemi anche di minima portata da parte di chi dovrebbe provvedervi, nella fattispecie l'assessora che fra le deleghe ricevute dal sindaco ha anche quella del "Decoro urbano", un settore in cui non si ha notizia di un sia pur minimo intervento dalla titolare del "dicastero" comunale.

L'assessora Emilianna Credentino di deleghe ne ha sette e ne è talmente assorbita da non avere il tempo di un giro in città e nemmeno di dare uno sguardo alle segnalazioni che ricorrentemente vengono pubblicate. Domenica scorsa nei servizi televisivi da Milano relativi alle percentuali dei votanti ai seggi, un cronista faceva riferimento, per l'orario, alla palina dell'orologio pubblico nei pressi della scuola ove si votava.

Ebbene, le lancette spaccavano il secondo.

Video

A Caserta spaccano anni e mesi, gli orologi cui continuiamo a riferirci il secondo lo spaccano due volte nell'arco delle ventiquattrore. Infatti quello che sta davanti alla Casa Comunale, esattamente sotto le bandiere, è fermo da mesi e segna sulle due facciate le 10.54 e le 22.54 di ogni giorno. Poco distante l'orologio di piazza della Prefettura segna le 7.45 su un lato e le 9.40 sull'altro, orari traducibili anche nel post meridiem. In piazza Dante l'orologio al penultimo pilastro del porticato d'angolo con via Battisti, segna da decenni le 6.37 o 18.37, lo si potrebbe sostituire con poca spesa, addirittura ricorrendo a un bazar di cineserie, ma chi ci ha mai pensato? L'orologio del timpano della facciata della Reggia, quello che dovrebbe essere il nostrano "Big Ben" è fermo alle 9.40, l'impianto fu restaurato a cura della 3M Italia che sponsorizzò nel marzo del 1973 parte delle celebrazioni del bicentenario della morte di Luigi Vanvitelli, una ventina di anni fa ancora riparazioni a cura dell'associazione dell'Aeronautica Militare, ha funzionato per un po' di mesi, poi si è stancato e nessuno arriva in soccorso.

Si torna in piazza Vanvitelli, sul timpano della facciata dell'edificio che fu Banca d'Italia, le lancette segnano le 18.05, l'istituto ha traslocato da alcuni anni a Napoli, così anche chi provvedeva a sorvegliarne il funzionamento. Due orologi in città funzionano alla perfezione, sono quelli del campanile della Cattedrale e della chiesa del Buon Pastore. Gli orologi delle paline citate sono dotati di tabelle pubblicitarie, non è possibile assegnarne la cura a chi questi spazi pubblicitari occupa come si fa per le aiuole?

Per quanto riguarda la manutenzione, in un servizio pubblicato nel giugno scorso, riferimmo di un particolare non si sa quanto ridicolo o quanto grottesco: la manutenzione degli orologi delle paline pubblicitarie è affidata a un'azienda che si trova in Piemonte, a San Mauro Torinese, una località che più lontana da Caserta il Comune capoluogo committente non poteva trovare. L'azienda, nel settembre 2020, risulta abbia proposto un'offerta di assunzione di "tecnici esperti di sistemazione e controllo impianti pubblicitari" in una decina di città, fra queste Caserta. Titoli richiesti: "diploma di geometra e 3 anni di esperienza nel ruolo". Per dare la carica a orologi "padelloni", mica a cronografi satellitari.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA